Lo comunica il candidato sindaco del Forum Gorizia, che riferisce anche degli ulteriori e diversi importi erogati ad altri otto comuni della provincia a valere sullo stesso Fondo.
“La cifra – spiega Picco – è collegata ai numeri di presenze a Gorizia alla data del 24 ottobre 2016, conteggiando i richiedenti asilo accolti nelle strutture governative di prima accoglienza, nelle strutture temporanee e nello SPRAR. L’ Amministrazione incasserà la somma quale “ concorso agli oneri che sostengono i Comuni che accolgono richiedenti protezione internazionale. La norma che lo prevede sta nel Decreto del Ministero dell’Interno del 30 dicembre , pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 febbraio scorso. Gli altri Comuni beneficiari sono San Pier d’Isonzo, Monfalcone, Cormòns, San Canzian d’Isonzo, Savogna, Staranzano, Romans d’Isonzo, Gradisca d’Isonzo.”
Prosegue Andrea Picco: “Dobbiamo essere più precisi: il Comune di Gorizia incassa nonostante non abbia mosso un dito per organizzare e gestire gli afflussi dei richiedenti asilo a Gorizia, usando la non-azione quale metodo per aggravare e rendere in apparenza insostenibile per una comunità di 35 mila abitanti la presenza di alcune centinaia di persone. Le volte in cui ha deciso di agire, lo ha fatto per esprimere lamenti infiniti sui richiedenti asilo presenti a Gorizia, per emanare ordinanze antibivacco, per ostacolare in ogni modo possibile chi tentava di promuovere un’accoglienza rispettosa dei diritti umani e della decenza (come ad esempio Medici Senza Frontiere), per attuare provvedimenti molto più che discutibili (come delle grandi pulizie al Parco della Rimembranza in occasione della quale finirono irrecuperabilmente nelle immondizie effetti personali dei profughi senza tetto), per alimentare ogni tipo possibile di ostilità e paura nella cittadinanza, per classificare il volontariato, istituzionale e spontaneo, come pericoloso e destabilizzante per l’ordine della pacifica e asettica Gorizia.”
“I richiedenti asilo che risiedono temporaneamente a Gorizia non sono italiani e non pagano nemmeno la tassa di soggiorno, ma ognuno di loro ha prodotto un introito non indifferente per le casse comunali. Che ovviamente non fa parte degli importi dei bandi di accoglienza, erogati attraverso la Prefettura ai diversi enti gestori: denaro che evidentemente non si volatilizza, ma serve a pagare personale, servizi, materiali necessari alla gestione. Resta da chiedersi che cosa l’Amministrazione comunale intenda fare di questi 145 mila euro.”
Conclude Picco: “Esistesse già l’Ufficio comunale immigrazione che il Forum Gorizia si propone di attivare, quella sarebbe la destinazione ideale della somma. E’ una cifra di una certa rilevanza, da utilizzare tanto per far fronte alle eventuali problematiche cittadine collegate alla presenza dei richiedenti asilo, in coordinamento con gli altri servizi comunali, quanto ad organizzare iniziative utili a migliorare i contesti dell’accoglienza (ad esempio realizzando un’area attrezzata in un’area decentrata ma sicura dove le persone possano sostare e cucinare all’aperto) e a favorire la reciproca conoscenza e integrazione, anche e in particolare offrendo un minimo di sostegno economico alle iniziative lodevolissime, autogestite e mai realmente coordinate del volontariato sociale.”
Certo che la nostra amministrazione guadagna senza lavorare.chiamali scemi:guadagnano in termini elettorali con la paura dell'invasione che gli frutta anche economicamente. Meglio di così si muore anche perché a morire sono gli altri
Be insomma, che commento sproporzionato.
Inoltre non e' chiaro, dal post, se la cifra copre il finanziamento dell'anno 2016 e se va ripartita con gli altri comuni beneficiari indicati nell'articolo, ai fini della rendicontazione. Se anche non fosse cosi', non si capisce perche' gli altri comuni nominati non beneficiano dello stesso disprezzo, dato che a loro volta, ottengono anche loro finanziamenti.
Mi sembra oltretutto che il comune di Gorizia sia titolare di un progetto di accoglienza per minori non accompagnati. Questo tipo di accoglienza ricade per legge sui Comuni che devono farsene carico, e non e' cosa da poco.
Vergognosa e' invece la gestione dei richiedenti asilo respinti dai progressisti paesi-modello del nord Europa, dai quali provengono le persone arrivate a Gorizia che si sono viste rifiutare il diritto d'asilo piu' volte prima di approdare in citta'.
Per i paesi-modello del nord europa ci vogliono dei requisiti minimi-ripeto minimi- per ottenere lo status di rifugiato politico. Deve essere possibile almeno l'identificazione ed il paese d'origine di queste persone che essendo nella gran maggioranza prive di documenti possono dare nomi e provenienza fittizi.Di conseguenza applicano l'equazione"se non so chi sei e non so da dove provieni non posso darti asilo politico. L'italia è invece il paese del bengodi dove tutti possono o secondo qualcuno , dovrebbero venire accolti.
Bellissimo questo post: concreto, preciso e puntuale.
Dimostra efficacemente come si possa volare alto anche rimanendo con i piedi per terra!
L'assenza di documenti personali non rappresenta affatto una clausola ostativa per l' accesso all asilo. Si consideri che in alcuni paesi I documenti sono impossibili da ottenere o semplicemente, non esistono.
Ma perchè arrivano a Gorizia persone che da molto tempo stanno girando per l'Europpa e sono già stati "respinti" dagli altri stati? E perché esiste solo il Mosaico?
Perché c'è la convenzione di Dublino che impone l'asilo al primo Paese d' ingresso dei migranti.
'nsomma…
Ma?!! Mi rimane qualche dubbio!
Molto strano che pakistani ed afgani siano arrivati direttamente in Italia; forse sono piovuti dal Cie lo?
Un po' come al Monopoli (vai direttamente a GO, senza passare dal Via, anzi con il foglio di via).
Un mistero che può essere superato solo con un atto di fede.