Nove. Tanti sembrano essere i candidati sindaco che si presenteranno agli elettori di Gorizia il prossimo 11 giugno. Come in un rito quinquennale, i verbi della campagna elettorale sono quasi sempre uguali. Alcuni puntano sul “rinnovamento” e sul “cambiamento” – e suscitano un sorriso i volti di politici di lungo e lunghissimo corso che promettono la trasformazione generale. Altri rivendicano la “competenza” e l'”esperienza” – e anche qua non ci si può impedire un moto di perplessità di fronte alla situazione desolante della Città.
Il Forum per Gorizia, come sempre in controtendenza, unisce clamorosamente esperienza e competenza all’autentico rinnovamento e cambiamento.
Da una parte infatti è stato da oltre dieci anni e continua a essere laboratorio politico e osservatorio attento sulla vita cittadina. I numeri sono impressionanti: partecipazione significativa in termini numerici e di qualità riconosciuta da tutti in Consiglio Comunale dal 2007 al 2012, senza dimenticare il diretto impegno amministrativo di un assessore a Villesse dal 2015 e del presidente del Forum sindaco ad Aiello dal 2016, oltre 500 riunioni ordinarie settimanali – con presenze al minimo di dieci persone ogni volta – incentrate sulle più complesse situazioni del territorio, più di 100 incontri con esperti italiani e sloveni, di storia, economia, politica locale e globale, turismo sostenibile, accoglienza a tutti i livelli, oltre 200mila accessi al blog dedicato a partire dal 2009 e molti di più alla pagina Facebook, visite guidate ai siti più rilevanti per la comprensione delle vicende passate e presenti… E come dimenticare le importanti pacifiche battaglie, condivise con impegnati comitati cittadini, contro la centrale a biomasse di sant’Andrea, contro le antenne telefoniche di Sant’Anna, a favore dell’accoglienza dignitosa di tutte le persone, a favore della salvaguardia del meraviglioso ma minacciato Isonzo per non parlare della “madre di tutte le devastazioni” ovvero la triste avventura degli ascensori al castello?
Dall’altra parte il Forum si presenta all’appuntamento di giugno con un candidato che è veramente una nuova entrata nel panorama amministrativo. Andrea Picco, insieme alla parte anagraficamente più giovane della lista che sta per essere presentata, porta una ventata di simpatia e di novità nel cuore di una Gorizia molto, ma molto invecchiata negli ultimi decenni. E’ una persona che unisce la conoscenza della realtà sociale alla creatività artistica, una rara capacità comunicativa a un’intelligenza immediata delle diverse situazioni e delle risposte più efficaci da dare alle più complesse domande. Anche se “nuovo”, non per questo è inesperto. E’ molto stimato da coloro che lo conoscono, anche i competitori politici ne riconoscono con convinzione (e anche con un po’ di timore!) la serenità, la gioiosa convinzione, la forza espressiva…
Insomma, Andrea Picco è il candidato sindaco ideale, l’unico oggettivamente in grado di unire tradizione e innovazione, esperienza e creatività.
Mi pare che la sintesi fatta sia perfetta
Se pol, se pol…anche nel nostro PICCOlo, se pol!
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