Al fine di intensificare gli sforzi per prevenire e risolvere i conflitti e contribuire alla pace e alla sicurezza dei rifugiati, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha scelto di celebrare la “giornata mondiale del rifugiato”, il 20 giugno di ogni anno.
La data prescelta è quella dell’approvazione, avvenuta nel 1951, della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati.
Venne celebrata per la prima volta il 20 giugno 2001, nel cinquantesimo anniversario della Convenzione suddetta.
Per celebrare la Giornata, l’UNHCR ha lanciato la campagna “WithRefugees”, che ha come obiettivo quello di far conoscere i rifugiati attraverso i loro sogni e le loro speranze: prendersi cura della propria famiglia, avere un lavoro, andare a scuola e avere un posto che si possa chiamare “casa”.
Sul sito dell’ONU si legge che negli ultimi dieci anni l’UNHCR ha presentato la richiesta per il reinsediamento in favore di più di un milione di rifugiati a trenta diversi Paesi ma il numero di persone che necessitano di reinsediamento supera di gran lunga le opportunità disponibili in un Paese terzo.
Nel rapporto Projected Global Resettlement Needs 2017 si afferma che, in virtù dell’aumento delle quote di reinsediamento da parte di alcuni Paesi e dell’aumento delle richieste, il numero previsto di persone che necessiteranno di reinsediamento nel 2017 raggiungerà i 1,19 milioni, ovvero il 72% in più rispetto al 2014.
Il reinsediamento è una delle soluzioni migliori per i rifugiati, insieme all’integrazione nella società di accoglienza e al rimpatrio volontario.
Grazie a questo strumento, ai rifugiati che non possono rimanere nel Paese di primo asilo né possono rientrare nel proprio, viene data la possibilità di cominciare una nuova vita in un Paese terzo.
Nel 2017 i Siriani, seguiti da cittadini del Sudan, dell’Afghanistan e della Repubblica Democratica del Congo, saranno tra coloro che maggiormente necessiteranno di un programma di reinsediamento.
Su questo blog si è molto spesso riflettuto e dibattuto, anche in termini molto accesi, su questi temi.
La giornata di oggi sia motivo di ulteriore riflessione ed approfondimento, senza pregiudizi di alcun tipo e con la mente aperta a cogliere la bellezza del confronto con culture diverse.
So.Sa.
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