Con 9 candidati sindaco, 21 liste elettorali (di cui ben 10 civiche – o per lo meno sedicenti civiche) e 664 candidati consigliere, il voto per eleggere il nuovo Sindaco e rinnovare il Consiglio Comunale di Gorizia avrebbe potuto essere una festa della Democrazia elettiva, quella volutamente scritta con la “d” maiuscola.
Questo è un dato sconfortante. Il fatto che i dati dell’affluenza a Gorizia siano mediamente superiori a quelli alla media regionale non cambia nulla della situazione obiettiva che abbiamo di fronte. Per farsi un’idea concreta dell’entità dell’astensione, si noti che la lista più votata ha ricevuto 1.913 voti e soprattutto che sia il candidato sindaco che la coalizione con più preferenze si sono fermati rispettivamente a 8.543 e 7.384 voti – contro i ben 12.798 astenuti.
L’amministrazione del candidato Sindaco che vincerà il ballottaggio terrà conto del reale disagio della maggioranza silente, e forse disillusa e rassegnata, dei cittadini goriziani?
Rosamaria Forzi
È brutto da dire, ma chi non vota è innanzitutto un menefreghista e sul suo disagio non ci scommetterei. A disagio è chi si reca nell'urna e si confronta con una scelta che perlopiù non condivide. Che alla fin fine, se uno non si sente rappresentato, può sempre candidarsi. Detto questo, mi piacerebbe che l'astensione fosse profilata, si dice sempre che siano i giovani, non saprei.