Che va vissuta e utilizzata meglio di quanto si sia fatto finora, ma con tutte le cautele necessarie a rendere il patrimonio comune fruibile senza depauperarlo: non svenderemo il nostro fiume in nome di incauti progetti turistici, lo renderemo con rispetto più vicino a chi voglia conoscerlo e amarlo. L’Amministrazione comunale di Gorizia deve impegnarsi e farsi portavoce nelle sedi opportune per una effettiva gestione transfrontaliera non solo dell’Isonzo ma dell’intero bacino idrico, rispetto a tutti i suoi utilizzi ( agricolo, idroelettrico, usi delle sponde, abbandono rifiuti, escavazioni ) che permetta di lasciare ai nostri figli acque e territorio in condizioni migliori delle attuali con garanzie di sicurezza rispetto le sempre più gravi problematiche indotte dal cambiamento climatico. L’Ambiente non riconosce i confini nazionali e amministrativi.
il ricordo dell’incapacità e opacità amministrativa che genera ecomostri; del mancato ascolto dei cittadini;
del referendum popolare richiesto dal Forum Gorizia nel 2010 che venne giudicato inammissibile dal collegio dei garanti in quanto il quesito sarebbe andato ad interessare, seppur indirettamente questioni legate al bilancio, per le quali non è ammesso il ricorso alle urne.
Rispondi