Sono passati dieci anni. Il Forum per Gorizia sfiorò un risultato clamoroso. Per soli 240 voti Ettore Romoli riuscì a vincere al primo turno le elezioni amministrative. Un’inezia non consentì di arrivare a un sorprendente ballottaggio che forse avrebbe potuto orientare in modo assai diverso la politica non solo goriziana, ma anche regionale e nazionale.
Si è visto il risultato di un decennio romoliano. I primi cinque anni sono trascorsi nel continuo annuncio di realizzazioni mirabolanti mai compiute, i secondi – più malinconici – nel (ahimè spesso riuscito) tentativo di far sembrare motivi di forza le debolezze e causa di altri i tanti insuccessi. Dalla madre di tutte le assurdità – gli ascensori al castello – ai bagni pubblici di via Cadorna, dall’ex provveditorato di via Leopardi a Casa Fogar di Pevma, per non parlare del Fermi di Campagnuzza, fiore all’occhiello della campagna elettorale della Destra nel 2007. Dall’assenza di una sensata programmazione culturale al flop del Centenario con i Presidenti di Slovenia e Italia trascinati di peso da Doberdò per un breve saluto al Comune capoluogo, dalla perdita di tutte le caserme di confine e di tutti gli spazi museali al nulla nel settore della salvaguardia dell’ambiente e delle piste ciclabili, dalla dimenticanza della bellezza dell’Isonzo alla singhiozzante politica turistica intorno al Castello, “bloccato” suoi più o meno 40mila visitatori annui (a sei e sette zeri i visitatori non soltanto di Trieste, ma anche delle ben più piccole Aquileia e Cividale). Dalla fatica sul piano imprenditoriale (e venga la Pipistrel, forse in ossequio al nome l’unica realtà in grado di far sognare muovendosi nel buio quasi totale al tracollo demografico, dall’incapacità di rispondere ai problemi elementari alla catastrofica gestione della questione richiedenti asilo, “salvati” da un laborioso e volonteroso volontariato, ringraziato dalla Destra attuale con l’accusa di “lucrare sulla pelle dei poveri” (che schifo, sentire certe espressioni nei dibattiti da persone in giacca e cravatta che si definivano un tempo “moderate”).
Sono passati dieci anni, l’entusiasmo è lo stesso. E’ cambiato il candidato sindaco, Andrea Picco è giovane e pieno di passione civile, competente e innovativo. Ha una squadra in grado di coniugare l’esperienza di chi da dieci anni, ogni martedì, si è incontrato a riflettere sui temi politici e culturali della vita cittadina con la fresca aria benevolmente rivoluzionaria di tanti ragazzi e giovani. Il Forum per Gorizia è l’unica compagine che si presenta con lo stesso nome e con volti nuovi, segno di continuità, di convinzione e di idee chiare per il presente e per il futuro.
E’ una grande sfida, l’altra volta siamo arrivati a 240 voti da uno storico ballottaggio. questa volta ce la possiamo fare. La parola – o meglio il voto – a ogni cittadino al quale non è chiesto solo un minuto per tracciare la propria x sulla scheda elettorale, ma il desiderio di accompagnare per cinque anni – consigliando e criticando – il sindaco e l’intera amministrazione in uno stile politico partecipato, trasparente, responsabile e mai delegante.
La rivoluzione è possibile, basta scegliere Andrea Picco sindaco e il Forum per Gorizia con lui.
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