È davvero significativo come siano stati presentati alla stampa i nuovi Amministratori unici di Isontina Ambiente e di Irisacqua. Del primo, eletto qualche giorno fa dall’assemblea dei soci, ci viene detto che si chiama Roberto Silli e che è l’attuale Presidente dell’Azienda farmaceutica comunale di Gorizia; del secondo, anche lui eletto poco tempo fa dall’assemblea dei soci, abbiamo saputo che si chiama Gianbattista Graziani e che è un geologo monfalconese, libero professionista. Siamo stati informati che il primo è il candidato dell’ex sindaco di Gorizia Romoli e il secondo quello del sindaco di Monfalcone Cisint.
Non ci viene detto nient’altro e nulla apprendiamo online dai siti istituzionali di Isontina Ambiente e di Irisacqua, che non sono ancora stati aggiornati. Ci si limita a dire semplicemente ciò che i politici vogliono che noi cittadini sappiamo: che hanno fatto le loro scelte e che ora ai vertici delle due Società Partecipate ci sono proprio le persone giuste.
Evidentemente non deve importare a nessuno che studi abbia fatto Roberto Silli, quale sia stata fino ad oggi la sua attività, quali sono le sue competenze, perché è stato scelto per passare dalla presidenza della Azienda farmaceutica comunale di Gorizia a quella di Isontina Ambiente, che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, settore che sembra totalmente nuovo per lui. Di Gianbattista Graziani sappiamo che è laureato in geologia, ma null’altro. Anche di lui non sappiamo quali siano state le precedenti esperienze lavorative, quali competenze abbia per poter ricoprire proficuamente la presidenza di Irisacqua. Sembra proprio che il loro merito fondamentale sia quello di essere piaciuti ai loro rispettivi sindaci e nulla più.
Questo modo di procedere è politicamente vecchio e del tutto inadeguato per gestire in modo competente una società pubblica, così come lo sarebbe per una società privata. Ma questo nel privato non succede e ad un presidente vengono richieste competenze certe e soprattutto risultati verificabili in tempi stabiliti, altrimenti si rischia l’incarico e il posto. Qui, invece, siamo in una specie di limbo dove non si esplicitano gli obiettivi di efficienza che si vogliono raggiungere, non ci sono verifiche pubbliche e sembra che vada sempre e comunque tutto bene. Tanto, sono società pubbliche e c’è sempre chi paga anche le inefficienze: i cittadini.
Sempre per la cronaca menzioniamo due brevi informazioni storiche:
1) Il precedente presidente di Isontina Ambiente, Luciano Zanotto, era un geometra, spedizioniere internazionale di professione, nominato prima consigliere e poi Presidente della SDAG (e fin qui si può parlare di qualche competenza pertinente in quanto legata alla logistica). Ma come si può capire la sua successiva assunzione nel 2010 ad Amministratore unico di Isontina Ambiente? Come si può passare con tanta disinvoltura dai servizi autoportuali alla raccolta dei rifiuti e al loro smaltimento? Come si può parlare di competenza?
E cosa dire per le nomine nella Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, dove viene silurato quale vicepresidente una figura notoriamente stimata per le sue ricerche storiche in particolare per la prima guerra mondiale, responsabile di una meritoria associazione che si occupa di storia locale, a cui viene preferito un contabile che ha l'unico merito, stando a quanto riportato sulla cronaca locale, di essere vicino alla curia diocesana?