L’altro giorno un giovane, forse alcolista o tossicodipendente, è morto da solo in una casa diroccata, ieri una donna.
I casi di persone che in una città piccola come Gorizia muoiono sole o vivono una situazione di disagio psicologico, stanno crescendo.
Abbiamo una concezione arretrata dello stare male. Pensiamo che con il sussidio economico, tra l’altro insufficiente, si possa porre argine al malessere dilagante.
Un malessere di cui peraltro in città non parla nessuno e viene tenuto nascosto come fosse una vergogna. I carcerati che protestano, i tossici che muoiono, la gente ricoverata nei CIM non fanno notizia, eppure ci sono, stanno crescendo e noi siamo fermi all’idea che con un po’ di carità e qualche appello si risolve il problema. Ma non è così. Perchè i giovani e non solo fanno uso massiccio di alcol e di sostanze stupefacenti? Perchè anche se viviamo in un piccolo centro la gente si sente sola?
Quali idee e comportamenti portano la gente ad impazzire? Cosa può fare una società per alleviare questo dolore? Questi sono alcuni degli interrogativi che bisogna iniziare a porci di nuovo se vogliamo creare una società in cui vivere sia sopportabile per tutti. adg
Nella nostra città di solitudini c’è ne sono molte. Ma fanno parte di quella Gorizia per bene che nasconde i suoi problemi sotto al tappeto. …….Saltuariamente poi ci sono tali notizie che ci fanno tornare con i piedi per terra……purtroppo poi la stampa locale non da mai il giusto peso alla notizia se non in termini di cronaca. …..notizie di scorregge …fanno eco per giorni sulla stampa…..La morte di un poveraccio. …meglio non parlarne. …..”era goriziano”
Ce ne sono…..maledetto T9
Quello che mi ha sempre colpito e rattristato è l’estrema facilità nell’apporre etichette alle persone e, contemporaneamente, l’estrema difficoltà di togliersele di dosso. Un drogato lo è per sempre. Un alcolista lo è per sempre. In questa città se sbagli, entri in un tunnel da cui è quasi impossibile uscirne perchè la gente a priori ha già deciso dove collocarti.
Ormai viviamo in una società che non sa più cosa sia l’aiuto e l’empatia…
Fatto della settimana scorsa:donna cade a terra per un malore..i passanti girano la testa e vanno avanti.
Ci si può aspettare qualcosa da una società così?