Perchè il documento dei 4 sindaci non costituisce un passo concreto nel problema dell’accoglienza profughi, ma è solo nero di seppia per nascondere il problema? E’ semplice. Le opposizioni si sono riunite per prendere atto di una situazione che viola i diritti umani, che va al di là della politica e degli schieramenti, perché investe i principi costituzionali del diritto nazionale e internazionale: i richiedenti asilo, così come nessun povero, clandestino, tossico, disoccupato straniero o italiano, può dormire nella galleria Bombi, situazione adesso, con il freddo e l’umido, maggiormente pericolosa dal punto di vista sanitario.
Il sindaco Ziberna, in piena continuità con quello che (non) ha fatto il sindaco Romoli, ha proclamato che lui non voleva i richiedenti asilo, che non voleva bagni chimici, che i volontari attiravano i flussi migratori dall’Europa e ha emanato l’ordinanza antibivacco, complicando ancora di più la situazione.
Cosa dicono i sindaci nel documento? Che bisogna fare un piano Marshall per l’immigrazione (chi? Come?), che bisogna aprire caserma dismesse (In che tempi? Perchè nessuno ha fatto nulla sino ad ora?), moltiplicare le commissioni, attuare controlli sui confini. Insomma cose in parte auspicabili ma del tutto fuori dal problema posto all’inizio: la gente non può dormire per strada, adesso, subito, non tra tre anni.
Era chiaro che un’amministrazione comunale che non ha voluto risolvere il problema in modo razionale, coordinandosi con la prefettura, non poteva risolvere la questione, anche perché avrebbe scontentato la parte più irragionevole del suo schieramento.
E’ altrettanto chiaro che l’opposizione, preso atto dell’immobilismo istituzionale che dura da almeno tre anni, si sia rivolta al ministro per chiedere un intervento deciso sull’emergenza: nessuno dorma per strada.
Chi sostiene che è un successo il documento dei sindaci o la presa di posizione di Ziberna, che proprio oggi ha ribadito che non intende aprire alcun luogo di primissima accoglienza, aumenta la confusione e utilizza lui il problema in modo strumentale, cercando una soluzione con un sindaco che non è mai passato in galleria per vedere la situazione in cui vivono le persone.
Invece il fatto che l’opposizione, quella vera, si sia unita intorno ad un documento condiviso, è un buon segno per il futuro della città. adg
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