Magia o lungimiranza politica? Per scoprirlo venite a vedere il film “Un Paese di Calabria”, di cui il Forum Gorizia sta organizzando la proiezione al Kinemax per lunedì 27 novembre alle 20.
Il film, che parla del caso di Riace di cui a breve scriverò, non rientra nella programmazione ordinaria. Lo abbiamo fortemente voluto e richiesto e la visione sarà possibile grazie alla piattaforma Movieday.
Attraverso di essa, chiunque voglia vedere un film che altrimenti non arriverebbe nel cinema della propria città, può prenotare la pellicola; la proiezione è possibile se si raggiunge un quorum di biglietti venduti.
In questo caso il quorum è fissato a 40 biglietti e, ad oggi, ne sono stati venduti 12.
Per aiutarci a raggiungere il quorum, vi chiediamo di acquistare entro il 20 novembre il biglietto attraverso la piattaforma Movieday cliccando su questo link [acquista biglietto].
Una volta raggiunto il quorum, tutti gli altri biglietti (fino al riempimento della sala) saranno acquistabili normalmente alla cassa.
Ma ora veniamo al film: perché “Un Paese di Calabria” e perché proprio a Gorizia?
Il caso di Riace è balzato all’attenzione della cronaca per l’efficace modello di accoglienza dei migranti adottato già vent’anni fa.
Riace è un paese calabro come tanti, da cui i giovani sono fuggiti per costruire altrove il loro futuro, lasciando dietro di sé case abbandonate e un paese di vecchi destinato a morire.
Proprio le ondate di migranti in fuga dalla guerra e dalla povertà, che tanti vedono come un pericolo, sono diventate per Riace la speranza di una rinascita.
Riace è la storia di un’amministrazione e di una cittadinanza che hanno saputo guardare lontano, facendo dell’accoglienza e dell’integrazione una missione. Un racconto fatto di persone, di vite trapiantate e devozione popolare, impegno politico e lotta alla ‘ndrangheta.
La cronaca di una trasformazione coraggiosa guidata da un principio: nessuno si salva da solo.
A distanza di vent’anni i risultati sono tangibili: su un totale di duemila abitanti, in paese oggi vivono stabilmente e lavorano 400 rifugiati.
Vengono dal Sudan, dall’Eritrea, dall’Afghanistan, dall’Etiopia, dalla Palestina, hanno imparato l’italiano e un mestiere e praticano le loro religioni, qualsiasi esse siano.
Ma soprattutto sono riusciti a sovvertire lo stereotipo per cui migrante è sinonimo di invasore.
Il Forum propone la visione di questo film per affermare che un altro modo di gestire il fenomeno immigrazione c’è, basta volerlo.
Ma soprattutto per stimolare la riflessione su ciò a cui stiamo assistendo nella nostra città: negazione dei diritti umani, assenza delle Istituzioni e, aspetto ancora più grave, acutizzazione del razzismo. ElSa.
Un Paese di Calabria_TRAILER SUB ITA from BoFilm on Vimeo.
Rispondi