Negli anni, da quando faccio politica più o meno attiva, credevo davvero di averle viste tutte ma mi sbagliavo. Quello che è successo questa mattina, ieri per chi legge, in consiglio comunale a Grado è qualcosa di folle, un vero e proprio insulto alle istituzioni ed il segnale preoccupante di un “degrado” ormai irreversibile.
Arrivando sull’isola del sole, ero rimasta incantata dalla sua bellezza, dal cielo limpido e dal profumo salmastro dell’aria, pochi metri tra le calli e davanti ai miei occhi lo scenario cambia drasticamente: una folla ululante assiepata davanti all’ingresso della Casa Comunale, debitamente aizzata da “parassiti” del teatrino politico, quali sedicenti giornalisti di un noto esempio di “monezza” cultural-politica (non a caso chiamata “Il Leccaculo”), assieme agli immancabili striscioni di Casapound, orgogliosamente esibiti da palestrate teste rasate in bomber nero.
Ma fino a qui, quasi tutto normale purtroppo, quello che mi ha colpita immediatamente era la presenza dei politici di professione e dei consiglieri comunali d’opposizione che, megafono in mano, già alle 9.15, urlavano in piazza invece di esercitare il loro importante ruolo nel luogo deputato, ovvero in Sala Consiglio.
Il Consiglio era convocato alle 9 del mattino, che ci facevano lì fuori? Mi informo ed apprendo che la seduta era stata sospesa, poiché il tumulto d’aula impediva il regolare svolgimento dell’assise.
Mi faccio largo tra teste rasate e forze dell’ordine, riuscendo ad entrare in sala consiglio. All’interno, Digos, Polizia, Carabinieri ovunque, una scena surreale ed a dire il vero, tutto questo mi era sembrato eccessivo ma purtroppo non lo era.
I lavori del consiglio finalmente riprendono, sono circa le 9.40. Passano pochi minuti ed in aula scatta una vera e propria bagarre o forse sarebbe meglio definire la scena un classico esempio di delirio collettivo.
Il consigliere forzista Marin impedisce letteralmente al Sindaco di parlare, gli fa eco la voce stridula della consigliera piddina, o gherghettina, Medeot. I due, con un’aggressività che va aldilà di qualsiasi legittima foga dialettica, battono pugni sul petto, quasi a dover dimostrare una qualche capacità di prevaricazione, contestualmente dal pubblico si alza un tifo da stadio, o meglio da arena, e più la gente urla, più i due “politici” sembrano galvanizzarsi, aumentando progressivamente il livello di aggressività verbale e di veemenza fisica.
Le forze dell’ordine intanto contengono la foga del pubblico, a sua volta coinvolto in una sorta di suggestione collettiva per la quale il Sindaco è il nemico, il male, l’antagonista, il gladiatore da dare in pasto alle belve.
L’assemblea è nuovamente bloccata. A questo punto chiede la parola il Responsabile della Sicurezza, un funzionario della Polizia di Stato che cerca di spiegare ai consiglieri di opposizione ed al pubblico che l’interruzione di un Consiglio Comunale è un fatto grave.
Ho scritto cerca di spiegare, perché anche a lui viene impedito di parlare. Medeot e Marin si scagliano verbalmente contro il funzionario di polizia, alzandosi dal loro posto si avvicinano allo scranno del Sindaco, urlando che quella era casa loro e che nessuno poteva dire loro che fare o non fare (per credermi, dovesse sembrare impossibile, potete guardare la testimonianza video che postiamo allegata allo scritto).
Le grida, le minacce ad una consigliera, le offese personali si susseguono fino al colpo di teatro della premiata ditta Marin e Medeot che lasciano ululanti l’aula con tutta l’opposizione a seguito, ed in strada scrivono una discutibile proposta di referendum di cui vi racconterò tra qualche giorno.
Ho cercato di descrivere il clima che ho respirato, astenendomi dal fare grosse analisi politiche, perchè se dovessi dire quello che penso davvero, potrebbero non bastarmi le virgolette, i puntini ed i bip. Mi permetto però due considerazioni politico-istituzionali.
La prima: se un consigliere comunale/regionale non riconosce il ruolo dell’assise in cui siede e non lascia parlare un funzionario dello Stato, per coerenza deve dimettersi e rifiutarsi di incassare emolumenti e gettoni di presenza.
Se non rispetti e riconosci il valore delle ISTITUZIONI allora non puoi farne parte.
La seconda: NON POSSIAMO STUPIRCI DEL GREGGE SE QUESTI SONO I PASTORI. ICe
Una fotografia migliore della situazione non poteva esser fatta. Mi complimento con l autrice. Purtroppo c’è un burattinaio o due che manovranno i fili dei sentimenti dei gradesi approfittando di ciò per i propri interessi soprattutto elettorali . Tutto questo comporta solo grave discapito alla causa dell isola del sole.
Forse ha visto un altro film!!!!! Il libro che si accinge a scrivere non riguarda il consiglio comunale di Grado. Perché “io c’ero “
Che dire ?
Ormai siamo arrivati al delirio .
Lo sanno i cittadini di Grado intervenuti che il pubblico non può intromettersi (verbalmente o altro) nello svolgimento del Consiglio Comunale e che se lo fa ripetutamente deve essere allontanato dall’ aula ?
Lo sanno i consiglieri di opposizione che non possono intervenire quando un altro consigliere sta parlando ?
Non hanno rispetto nemmeno per un funzionario di Pubblica Sicurezza !
Mi sembra una cronistoria senza qualche elemento. Visto che per 18 anni sono stato consigliere comunale sia di maggioranza che di minoranza so benissimo come funzionano certe sedute consiliari….Esiste un presidente, che qui non viene citato, che ha il potere regolamentare di espellere i consiglieri che non si attengono al regolamento ma nessun funzionario di PS ha il diritto di poter intervenire in aula e prendere la parola ( cazzo non siamo mica in Chile ai tempi di Pinocet ) sarebbe come se al parlamento per sedare una risse, e c’è ne sono moltissime, intervenissero i carabinieri e non i questori! Il consigliere viene espulso e a quel punto il presidente deve sospendere la seduta e far intervenire gli agenti della polizia locale se il consigliere non vuole lasciare l’aula. In caso di tumulti si può procedere ad una seduta a porte chiuse.
a be allora hanno fatto benissimo a comportarsi così…
Una rivolta di stampo fascista con la scusa dei migranti e l’ appoggio degli ignoranti! Se cadesse il sindaco verrebbe nominato un governatore che i migranti li accetterebbe in numero maggiore è li metterebbe in un bel albergo vuoto! Cio’ fa capire che teste hanno destra e centrodestra!!il buffo e’ che frutta di l’ ignoranza hanno avuto l’ appoggio anche da consiglieri di centro e di sx….l’ ignoranza dilaga!!!
soliti racconti romanzati, solito ricorrere ai termini “fascisti” e “razzisti”….
le proteste sono legittime solo quando vengono fatte da una certa parte (ed in tal caso, anche l’uso della violenza ci può stare, vero?)
la gente si è rotta le scatole, fatevene una ragione…