Quando dicevamo che questa maggioranza è priva di leadership politica e culturale avevamo ragione. Una ennesima prova è l’atteggiamento sulle commissioni del consiglio comunale.
La maggioranza propone i suoi candidati senza discutere, cercando di imporre all’opposizione i suoi nomi. L’opposizione, come è nel suo pieno diritto, esce dall’aula e fa mancare il numero legale, rinunciando però all’indennità per i suoi consiglieri, quindi la collettività non paga nulla.
Quella che l’opposizione fa è una battaglia politica per evitare che i presidenti vengano decisi senza discussione e imponendo nomi, come è successo per Cosma alle minoranze linguistiche, assolutamente impresentabili.
Razionalità vorrebbe che si arrivasse ad una trattativa, ad una discussione sui presidenti, invece no. Come fatto per il problema dei profughi per cui si disfa una piazza per mandarli via da una galleria, la maggioranza propone di dividere e moltiplicare i propri gruppi consiliari per poter decidere con il 50% dei voti.
Facendo così però i costi di gestione del consiglio aumenterebbero, perchè sarebbero di più i gruppi rappresentati nelle commissioni. Non solo quindi soldi per dieci assessori dieci, ma soldi anche per i nuovi membri delle commissioni, nate da scissione di gruppi precedenti.
Con arroganza e prepotenza la maggioranza crede di rappresentare l’intera comunità goriziana e per rafforzare il tono muscolare della sua visione politica il capogruppo di Forza Italia con sarcasmo commenta che i Persiani, dopo la vittoria delle Termopili, mica andarono a parlamentare con i Greci che avevano sconfitto.
Peccato però che Fabio Gentile non conosca la storia. Infatti la seconda guerra contro i Persiani (480-479 a. C.) di cui le Termopili sono solo un episodio fu vinta invece proprio dai Greci. Inoltre il valore di Leonida e dei suoi 300 spartiati fu celebrato nella storia e nel cinema, mentre di quei persiani che attraversarono le Termopili non si ricorda più nessuno.
Dunque se quella di Gentile voleva essere una profezia e io fossi in maggioranza farei tutti gli scongiuri del caso.
Di Gianantonio
Io l’avrei fatto assessore alla cultura, dopo questa uscita il posto se l’è guadagnato!
Gentile fa concorrenza a Di Maio, quello per il quale Pino Che e’ stato un “governante” del Venezuela. Ed e’ pure candidato premier. Povera Italia.