Mentre nella galleria Bombi 150 persone hanno trascorso una notte da incubo, raggelati dalla bora e bagnati dall’acqua che colava ovunque, oggi (ieri per chi legge) il quotidiano trasmette – per la verità con una sottile nota di ironia da parte del bravo giornalista – la notizia di quello che una volta veniva definito un “efferato delitto”.
Un giovane, armato di una forbicina, è stato sorpreso a rubare le monetine nella cassetta delle elemosine nella chiesa di Sant’Ignazio.
Appostati davanti alla chiesa, le forze dell’ordine in borghese l’hanno colto sul fatto e immediatamente arrestato (sì, così è scritto, avete letto bene). La refurtiva, ben 12 (dodici) euro, è stata riconsegnata immediatamente al parroco.
Insomma, invece di mettere la chiesa, che dovrebbe essere la casa di tutti, a disposizione dei profughi accampati in galleria, si accetta che finisca in galera un “povero Cristo” (è il caso di dirlo) che si è appropriato di ben 12 euro in monetine faticosamente pescate dalla cassetta dedicata ai poveri Cristi.
Amen. AB.
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