Quando si utilizzano i bambini come strumento di propaganda la frutta l’abbiamo digerita, il caffè lo abbiamo gustato e ci stiamo apprestando a bere l’ammazzacaffè, per placare l’amaro che ci è rimasto in bocca.
I bambini, in questo caso, servono proprio a questo: a rendere più dolce una situazione dal sapore acre che travalica i confini dell’Isola del Sole.
Questa è la lettura dei fatti in buonafede… Che li si voglia usare come fattori di dissuasione nei confronti delle forze dell’ordine, nel caso decidano di intervenire per sedare gli animi, è un’ipotesi che al solo pensarla si fa peccato.
I bambini, come si legge nel manifesto, dovrebbero accompagnare i loro genitori per dire NO ai migranti, perché Grado deve rimanere un’isola felice. Ma felice per chi?
Negli anni ho assistito a un lento e progressivo intristimento dell’isola del sole complici la crisi, l’incapacità di adeguare l’offerta ai tempi che corrono, i prezzi molto alti e assolutamente non competitivi e, la chiusura e la diffidenza dei commercianti ed esercenti, controproducenti per una località turistica. Non certo i migranti che con questo declino nulla hanno a che fare.
Riassunto delle puntate precedenti
I gradesi i migranti non li vogliono; non sarebbero un bel biglietto da visita per una città turistica. Proprio per questo e in controtendenza rispetto al passato, il Comune aderisce al progetto lanciato dalla prefettura per svuotare il centro di raccolta di Gradisca di Isonzo, e individua in un agriturismo di Fossalon (quindi fuori città) il luogo più adeguato per ospitare… 18 migranti, sottolineo, 18 migranti.
Apriti cielo: nel momento in cui la questione viene affrontata nell’aula del Consiglio Comunale fanno irruzione una decina di militanti di CasaPound assieme a un gruppo di agricoltori. Proteste, insulti, striscioni, al sindaco Raugna viene addirittura strappato di mano il microfono.
A questo punto il Primo cittadino decide di rivolgersi ai Carabinieri per allontanare i disturbatori e riprendere i lavori ma gli si risponde picche, perché non sarebbero disponibili forze sufficienti (voci di corridoio imputano subito la carenza di forze alla cena organizzata tra i vertici di polizia, carabinieri e vigili del fuoco con il sottosegretario al Viminale Gianpiero Bocci, che si stava svolgendo a pochi metri dall’aula del consiglio comunale, praticamente in concomitanza con la seduta).
Al Sindaco non rimane altro che interrompere la seduta per riprenderla il giorno successivo. La notte, tuttavia, non porta consiglio e il copione si ripete più o meno uguale con un aggravante: le forze dell’ordine questa volta ci sono ma non muovono un dito.
Nessun lieto fine per questa triste vicenda. Primo perché la seduta del Consiglio è stata nuovamente rinviata, secondo perché è stata denunciata al Prefetto ed è finita in Procura e terzo perché al sesto punto dell’ordine del giorno di quella nuova, in programma il 16 ottobre, è prevista una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco, dai toni pretestuosi (non si contesta la sostanza, ma la forma: “Assunzione di responsabilità da parte della Giunta comunale e del Sindaco pro tempore sig. Dario Raugna, dell’ospitalità di n. 18 richiedenti asilo presso l’ex agriturismo “Il Lido” a Fossalon, senza aver comunicato al Consiglio comunale ed alla cittadinanza tale intenzione).
Come se, comunicando l’intenzione, non ci sarebbe stato qualcuno che strumentalmente avrebbe montato questa pseudo protesta per aizzare il popolo contro i capri espiatori di tutti i mali di questo mondo: i profughi.
Mi chiedo cosa racconteranno le mamme e i papà ai loro bambini quando questi chiederanno perché non si vuole ospitare 18 migranti in città. Forse storie di terrorismo? Di malattie? Di criminalità?
E chissà se ai successivi “perché” dei loro pargoli arriveranno alla radice del problema, ovvero alle cause che hanno determinato la necessità per queste persone di abbandonare le loro terre: devastazioni ambientali, miseria, cambiamenti climatici, guerre…
Perché è questo ciò che accade quando si parla con i bambini: perchè dopo perchè non si trova più la risposta giusta da dare. Perché non c’è, o perché fa troppo male darla ad alta voce.
Spero che da qui al 16 ottobre, giorno della seduta del consiglio comunale, qualcuno si illumini e si ravveda, impedendo che l’Isola dei Sole diventi l’Isola dei Soli: i gradesi. Una non felice eventualità per una località turistica. Elsa.
Riflessione puntuale che condivido appieno. Ho discusso a lungo sulla questione dell’accoglienza dei 18 richiedenti asilo a Grado proprio con i gradesi che hanno manifestato contro…a partr sterili polemiche e attacchi personali nessuno è stato in grado di argomentare seriamente su tale rifiuto se non con generiche prese di posizione di sapore xenofobo
Comprendo le paure ed i dubbi di chi a Grado ci vive tutto l’anno ed è pure comprensibile che la cattiva gestione del fenomeno preoccupi la comunità residente sia a Grado che altrove..ma
il rifiuto a priori dell’accoglienza non è una risposta…mi auguro si possano trovare soluzioni condivise che non penalizzino nessuno.
Balle su balle, sei cascata nel vortice della vergogna scrivendo menzogne, vergognati
condivido totalmente quanto scritto nell’articolo, spero vivamente che ci sia una forte reazione della comunità gradese che ritengo sia aperta e non razzista, a maggior ragione trattandosi di una comunità che vive di mare e turismo non può permettersi di esserlo. è anche abbastanza chiaro che la vicenda odora di bassa strumentalizzazione politica da parte dell’opposizione, non è verosimile che una comunità sia turbata o spaventata dall’arrivo di 18 ospiti. Massima solidarietà al Sindaco di Grado e alla sua giunta.