La salute è un diritto fondamentale dell’individuo ed è interesse prioritario della collettività. La sua tutela è compito dello Stato, che vi indirizza una quota importante di denaro pubblico. Ma gli interessi tutelati dalle recenti riforme sanitarie sono quelli previsti dalla Costituzione o ve ne sono altri di tipo commerciale?
Le varie riforme e riorganizzazioni servono a coprire in modo sempre più efficace il diritto a cure qualificate e a garantire ai cittadini dignità di posti di lavoro, oppure vanno ad agevolare aziende private e organizzazioni multinazionali nella spartizione di una quota sempre più ampia di denaro della collettività e dei singoli?
Da un’analisi di come il Servizio Sanitario Inglese, si sia, nel corso di pochi decenni, aperto al mercato e alla competizione, attraversando con una lettura critica alcuni punti nodali della riorganizzazione sanitaria nella regione Lombardia (considerata pilota su questo piano), si passerà ad un dibattito sull’evoluzione dell’organizzazione sanitaria nel nostro territorio, evidenziandone i punti critici e i potenziali rischi.
Maria Elisa Sartor è sociologa dell’organizzazione, applicata a vari ambiti, in particolare quello sanitario. E’ docente presso l’Università di Milano.
Ha tradotto e contribuito alla divulgazione del libro: “SSN SOS dall’Inghilterra – come il Servizio Sanitario Nazionale è stato tradito e come si è deciso di salvarlo” di autori vari, con premessa di Ken Loach.
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