All’incontro di presentazione del giornale dei migranti di ieri sera era presente il vice prefetto, il quale ha parlato della situazione di galleria Bombi e delle difficoltà di risolvere il problema, anche a causa della indisponibilità della amministrazione comunale, che ministro e prefetto non vogliono forzare per non alienarsi del tutto i rapporti.
Penso invece che sia necessario proprio un gesto forte per due semplici motivi: il primo è che la situazione è oggettivamente pericolosa, dato il freddo, secondo perchè c’è ormai una larga fetta di opinione pubblica che chiede a gran voce che la situazione sia risolta.
Medici, volontari, associazioni, intellettuali, opposizione, semplici cittadini vivono con angoscia l’idea di altre notti che questi disgraziati passano all’addiaccio, dunque quali e quanti cittadini sta rappresentando il sindaco in questo momento?
Siamo proprio sicuri che la maggioranza dei goriziani apprezzi la sua dichiarata impotenza? (telefonate e lettere al Ministro, messaggi al Papa, ordinanze, incontri vari non hanno portato a nessun risultato).
La cosa che però colpisce è che il vice prefetto sia venuto, abbia parlato, ammettendo le difficoltà, abbia manifestato il suo disagio per la situazione e abbia rivolto un augurio e un saluto all’esperimento del giornale dove i migranti possono scrivere, esprimere le loro idee, uscire dall’anonimato.
Il sindaco che è stato invitato, dov’era invece? Speriamo a qualche appuntamento istituzionale. Sarebbe molto triste se si aggirasse triste, solitario y final in una città con cui non riesce più a dialogare. adg
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