“Un Paese di Calabria” è un docufilm indipendente visto e apprezzato più in Francia che in Italia. Magari tratta di un argomento non sentito dal paese, uno potrebbe pensare, ma in realtà l’Italia è in prima linea nella crisi migratoria. Perché, allora, i distributori hanno detto no?
Azzardo un’ipotesi prima ancora di aver visto il film: da qualsiasi parte si affronti la questione migrazione si scontenta qualcuno e ciò che una certa vecchia politica teme più di qualsiasi altra cosa è la perdita di consenso.
Credo fortemente che la presa di coscienza da parte del cittadino comune su ciò che è stato fatto o, peggio, non è stato fatto, sia l’innesco di una bomba: la messa in discussione di un intero sistema istituzionale, delle sue inadempienze e del marciume che si annida alle sue basi.
A Riace l’integrazione è avvenuta: magia o lungimiranza politica?
Il Forum ha deciso di intitolare l’evento AbraCalabria: la magia di Riace, pur sapendo che ciò che è stato fatto nel paese calabro non ha a che fare con i super poteri, ma con la precisa volontà di non mettere la testa sotto la sabbia.
In Un paese di Calabria i protagonisti sono i rifugiati e i richiedenti asilo, quasi 400, che hanno trovato inserimento sociale e alloggio, imparato la lingua italiana e i rudimenti di una professione, grazie alla volontà di un sindaco visionario, Mimmo Lucano. Un “innesto” socioculturale che ha letteralmente ripopolato l’antico centro storico di Riace facendogli duplicare il numero di abitanti, da 900 a oltre 2mila.
In Italia il film è stato proiettato in pochi capoluoghi e in modo saltuario. A Gorizia arriverà il 27 novembre su richiesta del Forum Gorizia grazie all’adesione del Kinemax alla piattaforma Movieday, una startup che aiuta i film indipendenti a trovare una sala.
Dopo la proiezione, prevista alle ore 20, si passerà da Riace ad Aiello del Friuli: gli operatori e alcuni ragazzi accolti parleranno di un modello virtuoso di accoglienza diffusa, realizzata proprio nel paese friulano. A dimostrazione che VOLERE è POTERE.
Ad oggi ci sono ancora una ventina di posti disponibili: per questo vi invitiamo ad acquistare il biglietto cliccando su questo link.
In alternativa potete optare per la modalità classica di acquisto del biglietto alla cassa.
Ci auguriamo di riempire la sala e cominciare una riflessione costruttiva su un fenomeno che ci riguarda molto da vicino, ma che non riguarda solo noi. Conoscere le esperienze positive realizzate in altri luoghi è un primo passo per spogliarci delle paure e dei pregiudizi che da sempre accompagnano l’immigrazione. ElSa.
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