C’è qualcosa di più irritante che i luoghi comuni, le frasi fatte che girano in rete, soprattutto sui blog che vanno per la maggiore? La peggiore è quella che leggo da giorni: “fate un passo indietro e mettetevi attorno ad un tavolo per il bene della città”. Frase priva di logica per diversi motivi. Primo, perchè i passi indietro si fanno in due, quindi la maggioranza chieda scusa per aver criminalizzato una parte di cittadini che non la pensano come il sindaco, accusandoli con nome e cognome di seminare odio, di mentire, ecc a proposito del danneggiamento della rete di via Bombi. Prima di emettere sentenze, in un paese civile, si fanno le indagini
Secondo, passo indietro rispetto a cosa? Non mi pare che dal centro destra siano venute proposte per il rilancio della città, tranne la riapertura della galleria, che sarebbe disastrosa per la piazza da poco completata. Altro non c’è tranne il voto favorevole alla centrale a bio masse tra le case e il progetto di ulteriore cementificazione della città per negozi e centri direzionali che hanno la stessa concretezza economica delle scie chimiche (si veda via Trento che doveva essere anch’esso centro direzionale).
La relazione alla variante 41 è un inno allo shopping sicuro, quindi ad un ulteriore apertura di grossi centri in una realtà in cui di centri commerciali la città scoppia. Di progetti di incremento del turismo, di definizione del profilo culturale della città, di aiuto concreto con taglio delle tariffe al commercio dei negozi e di rilancio vero del ruolo dell’Università e dei servizi che essa dovrebbe offrire, di aiuto più solido alle povertà non c’è traccia nel discorso pubblico. Qui l’immigrazione viene sfruttata per rafforzare una leadership debole e priva di proposte. Si grida all’invasione e al pugno duro e i migranti rimangono comunque in città, perchè nemmeno quel problema si è risolto, ma semplicemente delegato come sempre alla Chiesa.
Certo è che salvare questa città è sempre più difficile anche per la qualità del personale politico che abbiamo. Se qualcuno avesse dei dubbi sulla proposta del PD di dimissioni del capogruppo di Forza Italia in Comune, quello del presunto saluto romano, legga le dichiarazioni che lo stesso ha rilasciato su un blog cittadino.
Dice Gentile a colui che lo intervista che lui non è fascista, ma se ci fosse ancora zio Benito questi comunisti mangiabambini li riempirei di manganellate e olio di ricino. Non conosciamo il contesto in cui l’intervista ha avuto luogo, magari la frase è stata pronunciata per fare il gradasso, l’uomo che non ha peli sulla lingua, ma indica chiaramente come sotto sotto la pensa il capogruppo di una forza che si definisce democratica.
E’ ovvio che con questi personaggi il dialogo è veramente complicato, sedersi attorno ad un tavolo ancora di più, se prima non si esegue una puntuale bonifica degli ordigni esplosivi collocati sotto le sedie e se non si fa assaggiare il vino ad una cavia per evitare gli effetti devastanti dell’olio che il duce dava da bere ai suoi oppositori. adg
Ma povero Gentile. ….zio Benito può vedere le sue egesta solo a testa in giù. …..che peccato….
Sembrerebbe una esagerazione od una pretestuosa presa di posizione ciò che è scritto su questo blog, se non avessi assistito ai Consigli comunali degli ultimi 3 mesi di questo 2018 a cui mancano poche ore di vita. Come spesso avviene in politica , p urtroppo, qualsiasi proposta, mozione, ricerca di soluzione a favore della Comunità, viene sistematicamente bocciata, respinta, non ascoltata per “partito preso” solo perché proviene dall’opposizione. Farebbe bene chi suggerisce di “sedersi di fronte a un tavolo per il bene della Comunità”, ad assistere ad un Consiglio comunale per toccare con mano quale è il “modus operandi” e con che argomentazioni vane ed inappropriate si omette di rispondere alle interrogazioni su temi che riguardano lo sviluppo futuro della città, non bruscolini ! Francamente la vedo dura per il futuro di questo Consiglio e per la mia Città. In questo ultimo giorno dell’anno, se dovessimo tracciare un bilancio come da consuetudine, veniamo fuori molto male. Abbiamo dato un’immagine pessima sui media nazionali con la gestione, anzi non gestione, del problema migranti, abbiamo gettato le basi per un’ulteriore consumo di suolo e conseguente probabile chiusura di ulteriori esercizi commerciali in centro con la lottizzazione di via terza Armata; quella malsana opera dell’ascensore al castello non verrà smantellata, anzi, il nostro verde pubblico ha subìto le calamità atmosferiche e poi quelle dell’uomo con potature a dir poco discutibili, il progetto di riciclaggio e lavorazione di rifiuti di alluminio con annessi e connessi tra le case di via Trieste, che si sarebbe potuto ridiscutere, ha invece subito una accelerazione e non c’è ancora un vero progetto di rilancio turistico culturale ed economico della città. Non sono rosso, bianco, azzurro, nero, ma scrivo da cittadino ed esprimo le mie preoccupazioni per una città che ha un potenziale immenso in campo turistico e culturale, ma che viene poco o per nulla sfruttato.. Riguardo agli atteggiamenti “provocatori” di una certa destra estrema, rispetto le ideologie, purché rientrino nei dettami della Costituzione e mi sembra, ma non ricordo l’articolo, che essa parli chiaro riguardo a “Zio Benito”, proprio perché i Padri della Nostra Costituzione avevano provato gli effetti dell’olio di ricino e della guerra. Se come è onesto e giusto, dovessi ” date a Ziby quel che è di Ziby” , mi sembra un po poco, ma e comunque una cosa positiva che fa ben sperare per intraprendere una possibile linea turistica della città; finalmente la fontana del Pacassi, voluta da Maria Tleresa quale regalo alla “Nizza d’Austria”, ha ripreso a zampillare ed a risplendere quale prezioso simbolo di piazza Vittoria. Se non ricordo male, costerà a noi cittadini 1€. a testa delle nostre tasse ed è stato un ottimo regalo di Natale; grazie a Sindaco e Giunta comunale. E chissà che non si riparta proprio da qui per comprendere che Gorizia ha solo bisogno di un “restauro” culturale, sociale, edilizio, proprio come l’intervento sulla fontana del Pacassi ? Auguri a tutti per il Nuovo Anno e che Dio o chi per lui, ci protegga.
“Non è fascista, ma se ci fosse ancora zio Benito questi comunisti mangiabambini li riempirei di manganellate e olio di ricino”.Una frase come questa, detta da un consigliere comunale, in una città come Gorizia dove sotto il ventennio fascista veniva usato l’olio di ricino come punizione corporale accompagnate da sberle solo perchè si parlava sloveno o, avevi altre idee politiche .
Si Denota una certa discriminnzaione politica e , credo che, della tua città tu non abbia capito un C***!Questo è il clima politico a Gorizia,cupo e oppressivo .