Ceretta deve dimettersi da Vice Sindaco. Il suo silenzio servile alla richiesta del consigliere Fabio Gentile di cantare l’inno della Decima Mas testimonia la sua inadeguatezza a rappresentare le Istituzioni democratiche e repubblicane. E il fatto che sminuisca, a mente fredda, il suo comportamento, fingendo di non capire la gravità di quanto ha permesso che accadesse all’interno del palazzo comunale sabato scorso, aggrava ancor di più la sua posizione.
Il suo è stato un comportamento servile: non doveva prestarsi al vergognoso ricevimento dei reduci della Decima Mas, ma come si fa in questi casi, è stato sacrificato sull’altare della reputazione del Sindaco.
Nel momento in cui Gentile chiede di ascoltare l’inno della Decima Mas e, anzi, di cantarlo insieme, Ceretta tace e abbassa lo sguardo, ed è come se le Istituzioni lo facessero. Non può rappresentare la città di Gorizia chi abbassa lo sguardo di fronte al fascismo.
Le sue dichiarazioni del giorno dopo sono volte a banalizzare l’accaduto: sono altri i problemi della città, ognuno ha dritto a commemorare i propri morti. Ma se tre consiglieri comunali si improvvisano coristi per cantare un inno fascista io dico che il non riconoscersi della giunta e della maggioranza nella costituzione è il problema della città.
Dove sono infatti le forze politiche della maggioranza? I Cagliari, presidente del Consiglio Comunale, i Sartori, i Piscopo, gli Oreti? Neanche una parola? Nessuno che prenda le distanze? Conniventi anche loro? Girati dall’altra parte?
Ceretta accetta che il Sindaco si defili e poi si fa calpestare dai nostalgici e nessuno dice niente?
Non io, non il Forum, ma la città che non è fascista deve pretendere che se ne vadano.
Andrea Picco
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