Il commento del presidente della Lega nazionale oggi sul giornale ci fa capire come sulla storia, purtroppo, si giochi una buona parte della politica cittadina. La Decima Mas è stata una formazione collaborazionista, avendo sottoscritto con il comandante della marina germanica Max Berninghaus un accordo di collaborazione, tanto che Junio Valerio Borghese, il generale golpista degli anni’70 fu decorato di Croce di ferro tedesca di prima classe nel 1944.
La Decima fu operativa anche alla caserma Piave di Palmanova ed è ricordata per la sua efferatezza. Nella caserma si suicidò Licio Fontanot e Romano Fumis di Ronchi, perchè sapevano che non avrebbero sopportato le torture. Nel nostro territorio il nazifascismo si caratterizzò come razzismo contro gli sloveni.
L’Anpi ha posto una targa sulle mura del Castello nel cui cortile furono uccisi centinaia di antifascisti, nelle carceri speriamo di farlo a breve, e abbiamo anche la fortuna che tutti gli elenchi dei detenuti nel periodo bellico sono stati conservati a testimonianza della repressione che colpì chi non era fascista.
Nel novembre del ’43 fu deportata l’intera comunità ebraica. Nessuno dell’ANPI ha mai negato o giustificato le foibe, ma sono stati respinte le strumentalizzazioni e i numeri gonfiati, come abbiamo dimostrato per il lapidario, dove almeno 120 nomi sono di persone tornate, morte per altra causa, o militari impegnati nella repressione.
Nonostante tre lettere inviate negli anni a tre sindaci diversi, solo un nome è stato eliminato dal monumento. Quando la storia viene citata senza sapere il contesto, senza confrontare le fonti, senza leggere, allora è propaganda, sistema molto utilizzato al tempo della guerra fredda e tornato in auge di questi tempi.
Un frutto velenoso della propaganda è stata la finta scoperta della foiba di Corno di Rosazzo con articoli sparati sulla stampa e accuse a dirigenti partigiani di essere assassini. Sbugiardato dal suo stesso collaboratore, il presidente ha visto cassare le sue denunce dalla magistratura perchè basate su elementi inconsistenti.
Ora la guerra è finita e c’è una Costituzione antifascista che deve essere rispettata dai sindaci di ogni colore politico. Niente di più e niente di meno chiediamo. adg
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