venerdì 19 gennaio 2018 – ore 20.45
associazione culturale Forum, via Ascoli 10/a, Gorizia
incontro con Michele OBIT per la presentazione del libro “QUEL CARSO FELICE”
una raccolta di 40 poesie del poeta sloveno Srečko KOSOVEL (Sežana, 18 marzo 1904 – Tomaj, 27 maggio 1926)
e con Giampaolo MRACH, fisarmonica
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dal libro:
Zakaj v tej pokrajini kamniti
je vse lepo in prav,
biti, živeti, boriti se
in biti mlad in zdrav.
Perché in questa landa pietrosa
tutto è bello e reale,
essere, vivere, lottare
e sentirsi sano e gioviale.
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Michele OBIT è direttore del settimanale sloveno ‘Novi Matajur’, è traduttore, scrittore e poeta, ha pubblicato diverse raccolte poetiche e tradotto in italiano i più importanti poeti sloveni della nuova generazione e le opere degli scrittori Miha
Mazzini, Aleš Šteger e Boris Pahor.
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Srečko Kosovel, ultimo di cinque fratelli, nacque il 18 marzo 1904 a Sesana. Nel 1908 la famiglia si trasferì a Tomadio e si stabilì nella scuola del paese. Nel 1916 andò a studiare a Lubiana, al liceo scientifico tedesco e successivamente, nel 1922 alla facoltà di filosofia dell’Università di Lubiana. Le sue prime poesie sono in prevalenza impressionistiche. Dal 1925 iniziò a scrivere poesie di tipo costruttivista. Iniziò a pubblicare dal 1921 in diverse riviste letterarie di Lubiana e Trieste. Morì nel 1926, all’età di 22 anni colpito da una meningite. Inizialmente nelle sue poesie è forte l’influenza dell’impressionismo e di Josip Murn. Temi ricorrenti sono il Carso, la madre, la morte con valenza spesso simbolica. Le sue poesie d’avanguardia vennero pubblicate per la prima volta, postume, molto tardi, nel 1967 e rappresentarono un elemento di prima grandezza nel panorama culturale sloveno.
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