La storia la prima volta si manifesta come tragedia, la seconda come farsa. Così l’ottimo filosofo di Treviri, senza averne consapevolezza, descriveva la situazione dell’ascensore al Castello, il più grande scandalo del dopoguerra in quanto a risorse pubbliche gettate al vento e a ignavia di chi ha amministrato, cioè il centro destra, in questi anni.
Di questo progetto si parla dal 1998, sono passati 20 anni, buttati milioni di euro che nessuna giunta ha mai voluto quantificare con precisione, distrutta una collina intera che era simbolo della città e ancora si promette che l’opera verrà finita sicuramente… nel 2019.
Intanto le erbacce si stanno mangiando tutto, natura e denaro. Il Forum si è battuto strenuamente contro questa opera, prendendo una posizione contraria ed isolata. Noi abbiamo sempre detto di chiudere, di non fare nulla e di riconvertire l’area, altri sostenevano che “ormai che era iniziata, era meglio che andasse avanti”.
E’ chiaro che avevamo ragione e che i goriziani sono stati presi in giro. Questa storia andrebbe indagata da magistrati, come ormai è consuetudine per tantissime opere pubbliche italiane. La cosa che almeno si chiede è non essere presi per i fondelli. L’altro giorno, proprio sul giornale, il sindaco parlava del completamento della risalita e della possibilità di un buon pranzetto al ristorante del bastione del castello. Bellissimo! Ma ci saremo ancora per quel tempo? adg
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