La programmazione sanitaria per il 2018 non trova spazio di discussione all’interno del consiglio comunale e i rappresentanti dei cittadini hanno motivo di chiedersi se, almeno per il 2018, siano previste le funzioni che sono state già da tempo sancite dalla legge come livelli essenziali di assistenza per la popolazione.
Ci si riferisce in particolare alle cure palliative. La DGR n. 165 del 5 febbraio 2016 prevede in ogni Distretto sanitario la presenza di una Unità di cure palliative , cioè di una equipe specialistica multiprofessionale che eroga cure costituite da prestazioni professionali di tipo medico, infermieristico, riabilitativo, psicologico a favore di persone nella fase terminale della vita, affette da malattie progressive e in fase avanzata, a rapida evoluzione e a prognosi infausta che , presentando elevato livello di complessità, instabilità clinica e sintomi di difficile controllo, richiedono continuità assistenziale ed interventi programmati articolati su 7 giorni nonché pronta disponibilità medica ed infermieristica sulle 24 ore.
Le persone affette da una patologia terminale inadatte ad essere seguite a domicilio devono essere assistite in Hospice.
Gli hospice dovrebbero garantire il livello di assistenza residenziale e a ciclo diurno. Le cure palliative in Hospice sono costituite da un complesso integrato di prestazioni sanitarie professionali di tipo medico, infermieristico, riabilitativo e psicologico, oltre che a prestazioni sociali, tutelari e alberghiere, nonché di sostegno spirituale, sono erogate da equipe multiprofessionali e multidisciplinari che assicurano cure e assistenza in via continuativa sulle ventiquattro ore, sette giorni su sette.
Oggi questa citta dispone di una ruota panoramica con cui apprezzare le bellezze cittadine dall’alto di ben 30 metri, ma non di una Unità di cure palliative, non di un hospice, per i pazienti terminali .
Non è dato sapere se nei ristretti ambiti nei quali la proposta di PAL 2018 è stata discussa si sia parlato anche di questo. SC.
Rispondi