Il 3 gennaio un grande numero di partiti e associazioni italiane (tra cui il PD, le organizzazioni sindacali, i circoli ARCI, l’ANED, l’ANPI e molte altre ancora) hanno diffuso un comunicato in cui si invitava lo Stato nelle sue articolazioni locali e le istituzioni ad “operare per dimostrare pienamente la loro natura antifascista e per far conoscere e attuare la Costituzione italiana” che è a fondamento dell’agire politico di tutti i cittadini.
Il comune di Udine, medaglia d’oro della Resistenza, si iniziativa del consigliere Mario Barel, ha deciso di non concedere gli spazi pubblici a quelle organizzazioni che si richiamino alle idee del nazifascismo, perchè contrarie a quanto prescritto dalla legge. Con Udine altri comuni faranno la stessa cosa.
A Gorizia, anch’essa medaglia d’oro della Resistenza, il sindaco con tutti gli onori riceve i reduci della Decima Mas -formazione collaborazionista dei nazisti che avevano di fatto annesso il territorio sotto la loro giurisdizione civile e militare – e davanti al comune ci sarà una manifestazione di Casa Pound che al fascismo si ispira.
La presenza dei fascisti del secondo millennio ancora una volta blinda la città impedendo la libera circolazione delle persone. Ormai attorno a Casa Pound si crea una sorta di cordone sanitario che sottrae un pezzo di Gorizia ai goriziani. Per Gorizia, per tutti gli antifascisti incarcerati in via Barzellini, deportati nei campi di concentramento o uccisi in Castello, questa è una grave offesa.
Come al solito l’amministrazione si distingue non perchè guarda al futuro, ma perchè cammina con la testa rivolta indietro, verso il nostro passato più buio. Invito tutti i consiglieri comunali e le persone che hanno a cuore la Costituzione a prendere posizione contro questa autentica ferita alla democrazia.
Gli antifascisti saranno in piazza il 20 gennaio alle 10.30 per manifestare la loro indignazione. adg
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