Mio padre era un siciliano che a 17 anni era andato volontario sul Piave.
Medaglia d’oro.
Arrivò a Trieste con i Bersaglieri e ci rimase per sempre.
Era spesso disoccupato perché si rifiutava di prendere la tessera del fascio.
Venne schiaffeggiato da un manipolo di fascisti perché privo del distintivo con l’ape.
Marittimo, nel 1940, allo scoppio della guerra, nei mari della Grecia assieme a tutto l’equipaggio rifiutò l’ordine di consegnarsi prigioniero e riuscì a rientrare in Patria.
Richiamato nel 1940 nella Guardia di Finanza venne mandato ad Arbe, oggi Rab, come Brigadiere.
L’otto settembre del 1943 consegnò le armi ai Partigiani solo dopo aver ottenuto la relativa autorizzazione, dal suo Superiore, del Comando di Seni in Dalmazia.
A differenza di molti soldati italiani del famoso triste Campo di prigionia dell’isola, i Partigiani gli risparmiarono la vita con tutti i suoi uomini e potè rimpatriare.
Lo rividi riabbracciare mia madre, scalzo, affamato, guardingo, in silenzio, una notte, sull’uscio di casa, in fondo al corridoio.
Mia madre chiese in prestito da una vicina che teneva delle galline, due uova e un pezzo di pane raffermo.
Lo vidi divorare quel cibo solo dopo avermelo offerto accarezzandomi la testa.
Avevo nove anni e ogni notte sognavo di gustare un cucchiaino di zucchero tutto per me.
Dopo qualche settimana, alle quattro del mattino, si fecero aprire la porta a calci un “domobranzo”, un tedesco e “uno della decima mas”e lo portarono via come un delinquente.
Lo salutammo a lungo piangendo finchè si vedeva lontano, lontano.
Bussò alla finestra sul cortile. Era riuscito a saltare giù dal carro bestiame, diretto in Germania, mentre passava lento dietro casa nostra.
Finita la guerra continuò ad essere spesso disoccupato. Si rifiutava di prendere la tessera del Partito e mettere il distintivo.
Era un uomo libero!
Guido Sartorio
Al presidio antifascista non ho visto insegne dei 5 stelle…..O sbaglio?
Mi sembra che non sbaglia… Non so se qualcuno dei 5 stelle abbia aderito personalmente….