Importante partecipazione all’assemblea annuale dell’ANPI, dove si è discusso della situazione politica in Italia e delle radici del neo fascismo, si è raccontato l’azione fatta in questi mesi e gli obiettivi futuri, tra i quali l’affissione di una targa sulle mura del carcere di via Barzellini che ricorderà coloro che furono detenuti e poi deportati nei lager nazisti o uccisi al castello di Gorizia.
In città si sta delineando un vero e proprio percorso della memoria sui luoghi della battaglia di Gorizia, della prigionia e della tortura, della morte degli antifascisti italiani e sloveni che si opponevano alla dittatura. Un percorso, una breve passeggiata, che l’ANPI ha intenzione di proporre alle scuole per far conoscere ai ragazzi la Gorizia che ha lottato, che ha contrastato i nazifascisti e che ha pagato un prezzo per la sua ribellione.
Un aspetto politico che è stato sottolineato negli interventi è il fatto che i partiti di centro destra non abbiano mai preso le distanze dalle parole e dagli atti estremistici che loro esponenti hanno assunto nell’ultimo periodo.
E’ davvero inquietante e pericoloso se a contrastare la rinascita del neo fascismo non c’è compattezza neppure sui dettami costituzionali.
Il lavoro dell’ANPI è ambizioso, ma l’attenzione e l’interesse che suscita la proposta fa ben sperare per il futuro. adg
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