In un’aula strapiena dell’oratorio S. Michele la polizia municipale di Monfalcone – rigorosamente in italiano e ben scandendo le parole per farsi comprendere con chiarezza dagli stranieri – ha dettato le regole per la comunità del Bangladesh, che lavora in cantiere. Gli stranieri non devono girare senza le luci sulla bicicletta, non devono andare contromano per certe strade, non devono correre con il velocipede sui marciapiedi. Quando vendono le granaglie di cui si cibano è meglio che si mettano un guanto e non tengano i sacchi per terra. E’ vietato bere bevande alcoliche nei parchi pubblici e non bisogna pisciare sui muri e sputare per terra. E da ora, tolleranza zero!
Davanti a questi crimini, a questi delitti contro il pubblico decoro compiuti dagli stranieri certamente i delinquenti italiani si sentiranno in difficoltà! Cos’è la detenzione di armi Skorpion e di mitraglie, trovate recentemente a casa di un distinto odontotecnico di Sistiana munito di Porsche, davanti ad una bici senza freni che può investire un anziano o al catarro per terra che può produrre pericolose pandemie?
Ma gli stranieri sono accusati di ben altro. Vivono in troppi negli appartamenti e questo sovraffollamento non va bene. Il Comune potrebbe in verità farsi parte attiva con i proprietari, perchè proprio loro, a quanto mi pare di ricordare, preferivano affittare l’appartamento a posto letto, in modo da guadagnare di più. Quanti più ne ficchi dentro, tanto più guadagni. Ma l’ipocrisia degli xenofobi de noarti non conosce limite: questi lavoratori vengono in Cantiere perchè così vogliono i vertici aziendali, perchè costano di meno, prendono la paga globale, sono vessati in tutti i modi dai padroni delle ditte d’appalto che spesso non li pagano regolarmente.
Il lavoro di questi operai permette al sig. Bono ampi utili, lauti guadagni che poi in parte investe in musei e manifestazioni artistiche. Ma la sindaca Cisint proprio non riesce a comprendere questo concetto: meno paghi il lavoratore e più guadagna il datore di lavoro che poi qualcosa dà anche a te. Sono strani questi fascio forzisti leghisti: da un lato sono per questo modello economico, dall’altro si lamentano quando gli industriali lo applicano alla lettera. Ma alla fine i leghisti hanno sempre il loro asso nella manica: la condizione femminile.
Quante guerre sono state fatte, quante donne morte, quante famiglie spezzate perchè bisognava liberare il sesso femminile? La libertà delle donne ha dei prezzi, compreso quello di impedire che facciano quello che vogliono! Dunque viso senza veli, non burkini, no burka, no coperture, no flaide lunghe, subito imparare l’italiano e soprattutto partecipare alle assemblee indette dalla sindaca Cisint accanto al marito, possibilmente manifestando interesse e impegno ad assomigliare sempre più al bono italiano che ti ha accolto. adg
Articolo privo di alcuna riflessione strutturata. Così privo di contenuti che viene voglia di votare Salvini
Oddio, non che questo commento di struttura ne abbia molta…