In qualità di consigliere comunale del Forum Gorizia, giovedì 1 febbraio ho inviato al Ministero dell’Ambiente le osservazioni relative al progetto di una nuova centrale termoelettrica a gas naturale della potenza complessiva di circa 148 MWt proposto dalla società TEI Energy S.p.A. da realizzare nelle aree del Consorzio di Sviluppo Industriale e Artigianale di Gorizia (C.S.I.A.), nella frazione Sant’Andrea del Comune di Gorizia.
Il Forum è contrario a questa ennesima centrale a Sant’Andrea che va ad aggiungersi alle altre già in funzione e a quelle in via di realizzazione. In questi anni di amministrazione di centro destra non c’è stata alcuna politica di difesa né di riconversione, a seconda dei casi, di quelle industrie che hanno caratterizzato storicamente l’economia della città. A fronte di questo impoverimento con gravi ripercussioni sociali abbiamo invece visto aprirsi la strada ad impianti di trattamento di rifiuti e a centrali di produzione elettrica dislocati vicino se non addirittura dentro il centro abitato con conseguente impatto sull’ambiente e, quindi, anche sulla salute delle persone oltre che sul paesaggio e sull’ecosistema, a fronte del quale non appare esserci, nemmeno, una adeguata compensazione ambientale e sociale.
Nelle osservazioni ho evidenziato che nello Studio preliminare presentato dal proponente manca un’analisi complessiva che consideri il cumulo dell’impatto del progetto proposto con gli altri progetti e impianti esistenti in zona. Tutto questo a tutela della vicina area residenziale di Sant’Andrea, dell’intera città di Gorizia e dell’ecosistema del bacino idrografico dell’Isonzo. Non ultima è stata sollevata anche la questione del potenziale inquinamento acustico, considerato che l’impianto funzionerà tutto l’anno, giorno e notte. Per questi motivi è stato chiesto al Ministero che il progetto venga assoggettato alla procedura di V.I.A.
Il termine per presentare le osservazioni è il 3 febbraio. Già una settimana fa ho inviato al Sindaco di Gorizia un’istanza affinchè il Comune di Gorizia prenda una posizione ufficiale su questo impianto e, almeno, invii le osservazioni del caso e la richiesta che il progetto sia sottoposto a V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) a tutela della salute pubblica.
Come consigliere avevo chiesto la convocazione d’urgenza della commissione ambiente, vista la scadenza imminente del 3 febbraio, ma non è stata convocata per il dirigente era è assente.
E’ iniziata la “procedura biomasse” del Comune: finirà con il classico “non possiamo non autorizzare” sulla pelle dei cittadini. Andrea Picco
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In seguito agli ultimi fatti che stanno succedendo alla nostra città in Materia Ambientale, quali:
– Polveri a Piedimonte;
– la Richiesta di autorizzazione per la realizzazione della nuova Centrale Termoelettrica a Sant’Andrea con motori endotermici a gas naturale della potenza complessiva di circa 148 MWt ;
– la prossima realizzazione dell’impianto di smaltimento rifiuti di alluminio in via Trieste a Gorizia alimentata da due centrali a Biomassa legnosa
si è organizzato
un PRESIDIO davanti al COMUNE DI GORIZIA
in data 5 FEBBRAIO 2018 alle ore 17.30
in concomitanza con il Consiglio Comunale che si svolgerà a partire dalle ore 18.00
per chiedere:
” CHE COSA RESPIRIAMO E CHE COSA RESPIREREMO?”
A Gorizia:
-CHIUDONO LE FABBRICHE
-CHIUDONO GLI ARTIGIANI
-CHIUDONO I NEGOZI
-LA POPOLAZIONE DI GORIZIA DIMINUISCE SEMPRE DI PIÚ
le SOLUZIONI DI CHI CI GOVERNA sono:
– Centrali termoelettriche a gas e Centrali a Biomassa legnosa per produrre e vendere elettricità in zona industriale troppo vicina al centro abitato e nel bacino idrografico dell’Isonzo e addirittura, in alcuni casi, dentro il centro abitato;
– Impianti trattamento rifiuti in mezzo alle case;
– Sempre più antenne della telefonia mobile;
– Altra cementificazione per altri servizi commerciali.
NON E’ QUESTA LA CITTA’ CHE VOGLIAMO!
E intanto ho appena appreso da Il Piccolo che anche la Tex Giulia è in prossimità del capolinea. Da cittadino non residente di Gorizia, ma al quale Gorizia piace proprio per quella serie di sfumature che negli ultimi anni sono state opacizzate se non addirittura rimosse dai suoi amministratori e in parte anche dal corso degli eventi e della storia (penso al confine che non c’è più), dico che Gorizia non merita di essere ridotta nelle condizioni qui illustrate. Un tempo era conosciuta come la Nizza austriaca o la città giardino. Perché non ritornare a fare politica, ovvero le scelte, in quella direzione?