Non meriterebbe rispondere alle esternazioni di due esponenti di Forza Italia se non fosse per mettere in evidenza quanto l’ideologia li accechi e siano incapaci di svolgere un discorso logico, al di là del credo politico.
Nelle parole di Ferrari si legge la sua vicinanza culturale a CasaPound. Le radici, la difesa delle tradizioni, addirittura il rifiuto dello ius soli che riguarda bambini e ragazzi che già vivono con noi e nelle nostre scuole.
Ma di quale tradizione parla la Ferrari? Certo non di quella dell’Impero romano che assimilava e concedeva la cittadinanza a popoli stranieri dando ai migliori addirittura il titolo di Imperatore, non certo di quella del Medioevo dove gli insegnanti si muovevano in tutta Europa e Marco Polo veniva accolto con tutti gli onori in Cina, non quella del Rinascimento dove gli artisti venivano chiamati alle corti di tutto il mondo, non la tradizione illuminista, ma neanche quella risorgimentale dove patrioti andavano a combattere per la libertà dei popoli in America latina. Insomma di quale tradizione italiana isolazionista e priva di contatti sta parlando?
Ne rimane solo una: quella razzista del fascismo, che parlava della perfida Albione, ma non credo che un’esponente di Forza Italia possa vantare quello come il passato in cui riconoscersi.
Rimango senza parole davanti al fatto che Ferrari venga a dire che non vuole l’Eurabia e sia contro la globalizzazione: ma non siete per il libero mercato? Non avete venduto tutte le industrie e le squadre di calcio ai ricchi arabi, ai potenti cinesi, ma anche adesso ai ricchi sloveni? Non siete voi con il presidente Berlusconi fautori del libero scambio e del turbo capitalismo? Non siete contro lacci e lacciuoli, contro le barriere doganali, per il capitalismo senza limiti?
Forse non ha ben compreso il programma del suo partito! Il signor Claudio Maria Decolle,coordinatore comunale di FI, scrive in risposta alle osservazioni del PD :“Se oggi, come allora, due belle fettine di lardo coprono gli occhi spasimanti delle orde comuniste…” mi limito ad osservare che neppure il vate D’Annunzio parlava in questo modo e che persino Giorgio Almirante aveva un maggior senso della misura.
Qui siamo proprio fuori e il discorso si potrebbe chiudere; rimane però una curiosità: quali furono “alcuni reparti della Brigata Garibaldi che fiancheggiavano i sanguinari titini?” Può dare indicazioni più precise sul nome dei reparti stessi? No, perchè risulta che la Divisione Garibaldi Natisone fu mandata a combattere alla fine di dicembre del 1944 al di là dell’Isonzo e liberò Lubiana, dunque non era presente qui il primo maggio del ’45.
Capisco che per lei sia una bagatella di poco conto, ma come lei sa meglio di me il diavolo si annida proprio in questi piccoli dettagli. Insomma per questi signori parlare di foibe che non ci sono, di partigiani assassini a 100 chilometri di distanza, di barbaro invasor è come per noi parlare al bar: aria fritta. adg
La notte fra il 2 e il 3 maggio del 1945, mio Padre Tito Grapulin, che mi ha raccontato più volte questa tristissima storia, fu messo in fila insieme alla sua famiglia da:
Partigiani garibaldini dal fazzoletto rosso italiani comunisti, e da soldati jugoslavi titini che avevano fatto irruzione verso l’una di notte in casa loro in Corso Verdi al secondo piano della casa veneziana di fronte all’entrata dei giardini pubblici.
Gli italiani che indossavano il famoso fazzoletto rosso, chiesero che Edoardo Grapulin facesse un passo avanti alla fila e così fece sia mio nonno che mio zio che in qualità di primogenito portava lo stesso nome proprio.
Presero ed infoibarono entrambi, ed entrambi sono ricordati con gli oltre 650 infoibati sul lapidario del Parco della Rimembranza. Ma noi non sappiamo ancora dove, su quale foiba, portare un fiore.
Ci sono persone di sinistra che anche su questo social hanno, con Grande Rispetto, riconosciuto l’azione di pulizia etnico economica che a sostegno di un ideologia politica comunista vendette la vita di propri compatrioti a popoli stranieri di stirpe diversa da quella italiana e latina.
Mio nonno materno Umberto Valenti Presidente dei ragazzi del ’99 per riuscire a lasciare Parenzo avrebbe dovuto firmare documenti in presenza di soldati Titini e partigiani comunisti italiani presso la caserma di Parenzo. Documenti che avrebbero condannato a morte nelle foibe persone, suoi compaesani, per gravi atti perpetrati contro il popolo slavo, atti che non compirono mai. Cosa che non fece …. anzi si fece bastonare a sangue dal 45 al 48 per tre anni ripetutamente ogni mese settimana che veniva prelevato a casa sua in via de Cumana e portato in caserma.
Alla fine facendo finta di essere diventato pazzo lo lasciarono partire col vapore con moglie e 5 figli e due sedie da barbiere con cui divenne il Barbiere di Campagnuzza e sfamo’ e studiò tutti anche il più piccolo Gaetano poi per due mandati Sindaco a Gorizia. La destinazione fu molo audace Trieste prima, casermette Gorizia poi. Ma non firmò e non condannò nessuno a morte.
Rodolfo Ziberna ha tutte le mie lacrime di gioia e di dolore per quanto ha espresso al Senato ha tutto il mio orgoglio di Italiano.
Romano Ottaviano non solo non conosce la vera storia di Gorizia e delle foibe in Istria e Dalmazia ma insulta tutti i morti e non ha il coraggio di affrontare ed ammettere quello che alcuni comunisti partigiani garibaldini dal fazzoletto rosso perpetrarono per sostenere la loro … la sua ideologia totalitaristica comunista. La sua è una negazione dell’Olocausto perpetrato.
Maledetti che i morti infoibati possano venire a tirarvi per i piedi di notte e portarvi laggiù con loro …. nelle foibe !
Grazie ancora Rudy !
Grazie per la testimonianza Andrea. Sugli atti efferati ed eccidi di molti partigiani della Garibaldi Natisone anche la procura. di Udine ha raccolto centinaia di prove. Nell’archivio della Lega Nazionale inoltre abbiamo molti altri documenti comprovanti nefandezzece e tradimenti di questa divisione.
E carte sugli eccidi dei fascisti ne avete alla Lega o procedete a senso unico?
Mai negati e sempre condannati gli eccidi dei fascisti. NOI non siamo politicizzati e di parte!
Quindi sig. Grapulin visto il suo discorso….giustifica o approva l’emersione di movimenti neofascisti. È questa la prospettiva che lascia alle generazioni future?…vengano altri regimi nazifascisti…che poi produrranno catastrofi, altre resistenze, altre vendette, altro sangue, altre foibe…..è questo che ha nell’animo lei? Dunque la storia umana continua essere la storia di vendette che si tramandano da generazione a generazione….di persone che fanno dell’odio la loro ragione di vita. Non penso che questo odio .onori i morti che lei ha ricordato…sicuramente esso non porta nulla di buono per i nostri figli. B.serata
No lungi da me sia le vendette che le infami parole di chi non conosce la Storia. La Storia quella vera, vissuta, inconfutabile, che voi volete mistificare. Io chiedo solo di sapere dove poter portare un fiore … su quale foiba…
Le bugie, le nefandezze, le oltraggiose tesi che sostengono il contrario della verità che è indubbia viste le testimonianze ancora in vita e tramandate, le lascio a chi se ne vuole nutrire,certo che
Mio nonno non lo vedrò mai più
Mio zio non lo vedrò mai più
Mia nonna che ha apparecchiato a pranzo e a cena per oltre 35 anni dopo non rinsavira’ mai più dalla sua pazzia.
Tutto il resto si sta permettendo ingiustamente, erroneamente, offensivamente co.e se non bastasse di scriverlo lei. SI VERGOGNI !
Stefano Cosolo lei è privo di qualsivoglia rispetto. È il prototipo di coloro, ben pochi ormai, che per un ideologia sono pronti a non sentir ragioni.
Rispetto ed ho Amici Sloveni e anche Italiani Comunisti che conoscono e sanno perfettamente come sono andate le cose.
Vi fu pulizia etnica ed economica per facilitare l’ingresso delle truppe Jugoslave che vantavano annessione del territorio fino a Venezia.
Non ho mai inneggiato a formazioni neofascista come lei si permette di fare e prendo buona nota da trasmettere ai miei legali.
Si vergogni
Stefano Cosolo le auguro di.passare tutte le notti che la separano dal lasciare questa vita terrena sognando ad uno ad uno tutti gli infoibati, finita la guerra!!, di Gorizia di Istria e Dalmazia che la prendono per i piedi e la conducono nel fondo delle loro foibe dove sono morti legati uno all’altro con il col spinato e poi cosparsi dalla calce viva che li finiva con atroci dolori. Cosolo si redima lasci l’odio per l’amore e il rispetto di chi non fece nulla se non essere ammazzato ingiustamente per un ideologia e un disegno politico ed economico.
Andrea il padre di qualcuna si rivokta nella tomba a sentire le nefandezze che escono dalla bocca della figlia. Non perdiamo altro tempo a rispondere a chi non merita nemmeno considerazione ma prodighiamoci per far sapere a tutti chi sono questi “signori” che odiano l’Italia ed i suoi martiri.
Urizio non si prodighi troppo che fa danno. Ribadisco il massimo rispetto per la storia raccontata
Mi limito a dire che non fu pulizia etnica perché furono infoibati anche sloveni e che questa tragedia va inquadrata nel ventennio e nella guerra. Noto che davanti ad argomentazioni e confutazioni non rispondete ma insultate dunque buon giorno e finiamola qui
Gli sloveni infoibati e ammazzati con sventagliate di mitragliatrice mentre li facevano camminare in fila lungo le strade bianche attorno a Gorizia in territorio sloveno erano quelli che non volevano Tito, il comunismo e la Jugoslavia e il loro numero secondo fonti dirette di miei amici sloveni che mi hanno raccontato questi fatti sembra essere ingente, e quando si aprirà anche questo capitolo il disegno di pulizia etnico economica ( mio nonno infoibato non partecipava ai sabati fascisti, lasciava mia nonna a casa e portava i figli in campagna per non essere reclutato e costretto a partecipare ) sarà evidente.
Mio nonno aveva i soldi che gli furono portati via insieme alla Fiat nascosta nel fienile e gli fu svaligiato il negozio che aprì nel 1913, il disegno era eliminare gli italiani che potevano avere un ruolo importante e direttivo, gli italiani con i soldi e gli sloveni che non volevano la Jugoslavia. Tito aveva chiesto all’Italia territori fino a Venezia.
Comunque il punto è che vi siete permessi di sostenere che i garibaldini rossi non hanno collaborato con gli infoibatori titini ma nella vostra falsa ricostruzione storica non avete fatto i conti con le testimonianze dirette. Informatevi su come recuperarono le liste di chi volevano ammazzare … la cugina di mio padre che lavorava in anagrafe in comune a Gorizia lo sapeva e ce lo ha raccontato.. Se siete Uomini dovreste farvi un esame di coscienza.
Grazie per l’attenzione e grazie a te Luca per il sostegno.
Vede Urizio tirare in ballo mio padre la qualifica per il personaggio che e’. Non credo serva aggiungere altro per capire la sua levatura morale e intellettuale
L’adg che parla di levatura morale ed intellettuale? Forse non a caso si dice che i politici venderebbero anche la loro madre. Io tiro in ballo gli italiani che con coraggio e rischiando la loro vita hanno lottato per l’Italia contro quei banditi che lei/voi difendete per pura strumentalizzazione politica. E con questo intervento, per la vostra felicita’, abbandono questo blog “partigiani” poiche’’ lo scopo di mettervi all’angolo e smascherare la vostra malafede e’ oramai perseguito. Buona campagna elettorale all’anpi/forum.
ecco bravo, vada pure, non sentiremo certo la mancanza sua e delle strumentalizzazioni che compie lei mistificando manipolando la storia prendendo solo quello che fa comodo.