Il bollettino di venerdì 23 e sabato 24 febbraio 2018 sulla vicenda che riguarda la scuola L. Perco di Lucinico inizia con alcune domande.
- È vero che c’è ancora odore in alcuni locali della Scuola?
- È vero che l’odore, dove si avverte, è ancora pungente e provoca bruciore agli occhi e fastidio alla gola?
- É vero che in alcuni classi si registrano numerose assenze?
- È vero che, con i bambini ritornati a scuola, il Comune continua ad effettuare degli interventi? Se si, quali? e perché non sono stati fatti prima?
- È vero che l’Azienda sanitaria, nonostante i bambini fossero rientrati a scuola, non ha ancora emesso una certificazione relativa alla salubrità dell’aria dei locali?
- È vero che in alcune classi durante le lezioni si tengono le finestre aperte e si fanno indossare i giacconi ai bambini?
- Allora, è vero o non è vero che la scuola è stata riaperta senza avere una risposta chiara e definitiva su che cosa sia successo e che invece di analizzare in modo sistematico e completo l’aria e l’ambiente si stanno monitorando le condizioni/reazioni degli alunni che la frequentano?
L’assessore Del Sordi, intanto, sul Piccolo di sabato 24 febbraio, continua imperterrito con le sue, ormai note tecniche comunicative. Queste le dichiarazioni che si evidenziano:
“Le operazioni di pulizia sono state condotte seguendo disciplinari ben precisi”.
Meno male, viene da pensare, ma allora come si spiega tutto quello che è successo? Sarà comunque chi di dovere a verificarne la “precisione”.
“Lavori effettuati secondo tempistiche ….codificate”.
Peccato che sul Piccolo del 18 febbraio dichiarava:
“Noi abbiamo fatto di tutto per rispettare la richiesta di tutti di rientrare il 15 febbraio, quando avremmo potuto tranquillamente aspettare ancora. Per questo, non ci stiamo a rimanere oggi con il cerino acceso. Eravamo pronti anche a rimandare il rientro a Lucinico ma sembrava che tutti avessero una fretta del diavolo”.
Tutti chi? Genitori, insegnanti, la Dirigente scolastica hanno dichiarato che nessuno ha messo fretta all’amministrazione per entrare. Quindi “le tempistiche codificate” sono state codificate in base alle esigenze elettorali dell’amministrazione?
“Poi è intervenuto il problema del forte odore di detergenti e solventi. È stata coinvolta l’Azienda sanitaria che ha dato alcune prescrizioni”.
Quindi, par di capire, prima dell’inaugurazione andava tutto bene e l’Azienda Sanitaria non è stata coinvolta. Del resto, Il Direttore del Dipartimento di prevenzione, Dottor Cavallini, ha più volte ribadito:
“Io rispondo di quanto di mia competenza dal momento in cui sono stato coinvolto, ossia dalla mattina di giovedì 15 febbraio”.
Il 15 febbraio, secondo la ricostruzione di del Sordi, improvvisamente e con gli alunni in classe salta fuori il problema. È evidente che qualcosa non torna, ma che cosa sia successo l’assessore non lo spiega mai, piuttosto ci “magnifica” con la sua personalissima, ormai famosa, teoria delle
“valutazioni basate su sensazioni fisiche e personali” (Il Piccolo 16 febbraio).
Alla fine l’ormai “provato” assessore dichiara:
“francamente, non so più cosa fare e più cosa dire” .
Prima della resa definitiva ci sorprende, però, con un pensiero improvviso di pietà :
“Mi dispiace per i casi di malessere fra gli alunni”.
Ma c’è un “ma”:
“Ma invito certi genitori a non lasciarsi strumentalizzare da chi vuole utilizzare questa vicenda come occasione per attaccare l’amministrazione comunale”.
Ecco che di tutta la questione, a preoccuparlo, sono le eventuali “strumentalizzazioni”: proprio lui, che l’8 febbraio ha postato su facebook il suo selfie all’interno della scuola fatto il 7 febbraio, in cui dichiarava la propria soddisfazione perché era tutto a posto e si tornava a scuola il 15. Peccato che le analisi dell’aria riguardano il periodo dall’8 al 10 febbraio…
Allora, dopo i malesseri dei bambini del giorno dell’inaugurazione, i sopralluoghi dell’azienda sanitaria, il disagio degli insegnanti e delle famiglie, il provvedimento di sospensione dell’attività didattica della preside lo stesso giorno della riapertura, le due ordinanze del sindaco di sospensione delle lezioni, il ritorno in classe con altri casi di malesseri, la serenità a questo punto turbata dei bambini, degli insegnanti e delle famiglie, la situazione che non è assolutamente ancora chiara e risolta non sapendosi ancora cosa hanno respirato i bambini e quali sostanze sono ancora presenti, un’aula e gli uffici ancora chiusi, un auditorium addirittura “sigillato” …
… chi si dovrebbe “attaccare”, come dice Lei, assessore, per quello che è successo, se non l’amministrazione comunale?
Le responsabilità sono in capo a Lei e al Sindaco, che siete spariti da giovedì 15, mandando il povero De Sarno a metterci la faccia al posto vostro. La smetta, una volta tanto, di preoccuparsi per il suo posto e per l’amministrazione che glielo ha dato, e si impegni, invece, assieme al sindaco, per una soluzione seria e definitiva di questa vicenda assolutamente indegna anche per una città come Gorizia che non sta vivendo certo i suoi tempi migliori.
Andrea Picco, consigliere comunale Forum Gorizia
Grazie per l’intervento…che purtroppo conferma che la vicenda è tutt’altro chr risolta. Come Forum Gorizia contuineremo a seguirla. Una cosa mi lascia completamente basito: i ragazzi sono tornati in classe ma non si sa ancora l’esatta natura chimica delle sostanze che provocano questo odore e i malesseri!
Oggi è successo di tutto! Dopo il sopralluogo mattutino alle 18.25 l’AAS isontina rilascia un documento nel quale il Direttore del Dipartimento di Prevenzione, Cavallini, scrive nero su bianco che ritiene “che allo stato attuale l’edificio scolastico in oggetto, per la parte della scuola secondaria inferiore (sic!), NON POSSIEDA I REQUISITI DI SALUBRITA’ IGIENICO SANITARIAPER L’ACCOGLIENZA DI ALUNNI E DIPENDENTI!!!! Un’ora dopo ennesima ordinanza del Sindaco che sospende le lezioni e l’attività amministrativa FINO AL TERMINE DELLE LEZIONI!!
Fino ad ora, 2045 del 26 febbraio, dunque si sa che le lezioni alla Perco non si terranno più per quest’anno scolastico, senza sapere DOVE E DA QUANDO ALUNNI ED INSEGNANTI POTRANNI RIPRENDERE LA LORO ATTIVITA’.
Naturalmente tutti questi documenti sono inviati alla magistratura per valutare i fatti e le responsabilità!