Correva il mese di novembre quando un brutto giorno la fontanella di via Rastello smetteva di erogare acqua potabile.
Anche noi del Forum ne abbiamo scritto in lungo e in largo sulle pagine di questo blog (Se questo è un uomo), ritenendo inaccettabile la decisione del Comune di Gorizia, presa probabilmente sulla scorta di sollecitazioni provenienti da un servizio televisivo trasmesso dalla Rai e dai militanti di CasaPound.
In molti si ricorderanno le dichiarazioni di alcuni esercenti della zona che lamentavano il comportamento di alcuni migranti che adoperavano l’acqua della fontanella per lavarsi i denti e, addirittura, per farsi il bidet (casi, il secondo più una boutade che la realtà, a cui si poteva ovviare fornendo servizi igienici pubblici).
Successivamente alla messa in onda di questo servizio, confezionato in modo un po’ casereccio per essere della Rai, i solerti e militanti di CasaPound, noti per farsi carico delle istanze dei cittadini GORIZIANI, non perdono tempo e partoriscono un volantino che riporta questo monito dal severo cipiglio:
QUESTA E’ UNA FONTANA, NON UNA DOCCIA. QUI NON CI SI LAVA E NON SI SPUTA. ABBIATE RISPETTO DI CHI VI CIRCONDA.
Rigoroso l’utilizzo dello stampatello maiuscolo e perentorio il tono. Il concetto espresso, peraltro condivisibile, è estendibile alla cittadinanza tutta, a cui appartengono anche degli illustri figuri goriziani da numerose generazioni che non riescono a contenere l’impulso di scatarrare per terra ogni dieci passi.
Si intuisce subito però che i destinatari del messaggio nella testa dei militanti di CasaPound non sono propriamente gli autoctoni perché segue traduzione, traballante a dire il vero, in lingua inglese.
A raccogliere tempestivamente il grido di sdegno di alcuni cittadini e dei militanti di CasaPound è l’amministrazione comunale che non ci pensa su due volte e chiude la fontanella (che tra i due ci fosse del feeling lo avevamo capito, sin dai tempi in cui l’Assessore Silvana Romano salì sul palco di CasaPound e in preda alla commozione che si riserva solo ai parenti e agli amici più stretti diede ai militanti tartarugati il benvenuto in città. Accanto a lei, oggi, c’è un’altra fervente fan, ovvero la consigliera di Forza Italia Serenella Ferrari che con regolarità interviene sotto i post della loro pagina Facebook e ha orgogliosamente sfilato nel corteo organizzato l’altro ieri in occasione della Giornata del Ricordo, nonchè preso la parola al termine di esso).
A loro, all’Amministrazione tutta e alla cittadinanza (che, siamo sicuri, sarà indignata per la chiusura di un servizio che di fatto danneggia tutti) rendiamo nota la modifica da parte dell’UE della direttiva sull’acqua potabile.
Gli Stati dovranno aumentare le fontanelle pubbliche per garantire un diritto fondamentale, aumentando l’accesso all’acqua per i soggetti svantaggiati, e ridurre i rifiuti di plastica. Milioni di europei, in gran parte provenienti da minoranze meno abbienti come le comunità Rom, non hanno infatti un accesso immediato all’acqua potabile. Le analisi della Commissione Europea, inoltre, rilevano che, anche laddove gli stati membri dispongano di risorse potabili di qualità, manchi la possibilità per i cittadini di usufruire pienamente delle fontanelle o dell’acqua del rubinetto, con conseguente aumento delle bottigliette di plastica.
L’Europa dei popoli è l’Europa dell’accoglienza e delle diversità e l’acqua è il più importante diritto che il Sindaco Ziberna ha negato. In nome di quali principi? L’acqua è vita, è democrazia… L’Europa grazie all’ICE (Iniziativa Cittadini Europei) l’ha capito e anche la Slovenia ha recentemente inserito nella propria Costituzione il diritto all’acqua.
La nostra classe politica si dimostra antiquata, legata a retaggi del passato seppelliti da due guerre mondiali; non è un caso che il GECT in dieci anni non abbia prodotto alcun progetto strategico e moderno per il nostro territorio.
La chiusura dell’acqua è stato un atto politico per noi molto grave è emblematico di una più generale chiusura nei confronti del progresso, del futuro che avanza, fatto di persone e dei loro diritti.
Chissà se questa volta Gorizia si ravvedrà, adeguandosi alla normativa europea, o dimostrerà ancora una volta di essere in ritardo di qualche decennio sulla tabella di marcia della storia. Noi del Forum non abbiamo dubbi: Ziberna #riallaccialacqua. ES.
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