Il patatrac è successo. Era solo questione di tempo. Peccato per alcuni politici che il momento sia delicato, perché le conseguenze di questo gesto in campagna elettorale hanno tutto un altro peso.
Ma vi sembra strano? Vi sembra strano che dopo anni in cui si è tollerato praticamente tutto, che in nome della libertà di espressione si siano minimizzati parole e gesti di odio, che a causa dell’inettitudine di chi ha il potere e dovere di controllare si siano sdoganate idee fasciste e naziste, un cosiddetto “patriota” (sì, proprio così lo ha definito qualcuno e ha pure aggiunto che avrebbe dovuto prendere meglio la mira) abbia deciso di prendersi qualche ora di notorietà e speriamo qualche annetto di galera?
Sarà perché frequento assiduamente il web e i social, ma per me quello che è accaduto ieri a Macerata è una disgrazia preannunciata. Quello che invece non so e che mi incuriosisce parecchio è la reazione del giorno dopo di tutti quelli che in questo momento stanno sgomitando per una poltrona.
Qualcuno avrà il coraggio di recitare un mea culpa? La responsabilità di quanto accaduto peserà come un macigno sulle spalle di chi in questi anni avrebbe potuto dire e non ha detto e avrebbe potuto fare e non ha fatto?
La domanda è retorica perchè sappiamo benissimo che si assisterà all’ennesimo rimpallo di colpe. Ho già fatto un giretto tra le bacheche e le pagine Facebook e sembra proprio che il pensiero collettivo sia: “Nooo, non proprio adesso che siamo in campagna elettorale”.
Vedremo cosa si inventeranno adesso per spostare l’attenzione da quanto è successo! E quanto impegno ci metteranno gli italiani a liquidare tutto come una bravata, un atto di follia e, infine a dimenticare e a dare il loro voto a quei figuri che hanno sapientemente alimentato il clima di odio che ha portato ai fatti di Macerata di ieri. ElSa.
Sottoscrivo ogni parola. E aggiungo che ho veramente paura. Chiedevo a mio padre: come avete potuto permettere, sopportare il fascismo? Adesso capisco come, con la differenza che lui era un ragazzo, che mia madre era una ragazza ( che mise in difficoltà mio nonno perché non voleva proprio fare la figlia della lupa e da lui fu assecondata e difesa); ma io non lo sono. Vedo e comprendo e non intendo assumermi la responsabilità di stravolgere questa pur imperfetta nostra libertà.
Martina Luciani.
Anch’io ho molta paura. Per i miei figli soprattutto.