La domanda del giorno è stata: il tendone che ospita i migranti sarà smantellato oppure rimarrà in piedi?
Ora ne abbiamo la conferma: il tendone sarà chiuso, nonostante l’emergenza freddo.
Evidentemente non si tratta di emergenza per il Comune di Gorizia che ha applicato con rigore quanto era stato disposto sin dall’inizio: il tendone del Contavalle poteva rimanere in piedi tre mesi, non un giorno in più.
Certo, tre mesi fa nessuno poteva prevedere che si sarebbe registrata una simile ondata di gelo, ma tant’è.
Insomma, deroga per l’accensione del riscaldamento di casa, nessuna deroga per chi una casa non ce l’ha. Della serie: noi al caldo, degli altri non ci importa.
La palla, dunque, passa nuovamente ai volontari che continueranno a erogare quel minimo di assistenza possibile nei locali della Caritas finchè il numero degli arrivi di migranti ricomincerà a essere importante, perchè si sa, il freddo non è certo un dissuasore.
Riporto il link al comunicato stampa della Prefettura, da cui mi permetto di estrapolare la parte conclusiva:
“In conclusione, il Prefetto Marchesiello ha chiesto agli Enti gestori di continuare a favorire lo scambio di “Buone Prassi” riguardo alle attività di integrazione e di promozione di rilevanza sociale, al fine di fare emergere anche le ricadute positive del fenomeno dell’immigrazione sul territorio”.
Cosa esattamente si intenda con “Buone Prassi” io francamente non lo capisco. ElSa
Vi invito a pensare a questa tremenda situazione tutte le volte che indosserete un paio di calzini in più, tutte le volte che aggiungerete una coperta sul vostro letto, tutte le volte che metterete mano al termostato, tutte le volte che riempirete la borsa dell’acqua calda o vi berrete un te’ con la speranza di scaldarvi. E anche tutte le volte che metterete il cappottino al vostro cane.