Questa è la mozione (firmatari Andrea Picco, Forum Gorizia e Marco Rossi, Partito Democratico) che doveva essere presentata in occasione della seduta del Consiglio Comunale in data 5 febbraio come risposta ai gravi fatti successi a Gorizia e più in generale in Italia.
La presentazione di questa mozione è slittata al prossimo Consiglio Comunale, di cui ancora non conosciamo la data, ma che diffonderemo attraverso questo blog il prima possibile per permettere al pubblico di partecipare numeroso.
MOZIONE
d’iniziativa dei consiglieri comunali M. ROSSI – A. PICCO
OGGETTO: VALORI DELL’ANTIFASCISMO E PRINCIPI DELLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA
I sottoscritti Consiglieri Comunali
PREMESSO:
- che sono sempre più frequenti le manifestazioni promosse da organizzazioni neofasciste e neonaziste, portatrici di idee e disvalori che le collocano al di fuori del perimetro costituzionale e dell’ordinamento repubblicano del nostro paese, nonché dei principi fondamentali della convivenza civile e del rispetto della dignità umana;
- che tali manifestazioni provocano comprensibilmente l’indignazione di forze politiche e sociali, movimenti e associazioni, cittadine e cittadini democratici;
- che la reazione di fronte a certi comportamenti deve essere di condanna, perseguendo con fermezza tutte le iniziative in contrasto con la difesa dei valori della libertà, del diritto, della solidarietà e del rispetto per gli altri, principi che costituiscono il fondamento e la base della convivenza civile e democratica;
RICHIAMATI altresì i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana;
EVIDENZIATO che la Costituzione della Repubblica Italiana, al punto delle disposizioni transitorie e finali testualmente recita “È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista…”;
VISTE le disposizione di legge, tra le quali in particolare la legge n. 645/1952 (c.d. Legge Scelba) di attuazione della disposizione transitoria e finale di cui sopra, che punisce la riorganizzazione del disciolto partito fascista dettando la disciplina definitoria e sanzionatoria dei reati di apologia e manifestazioni fasciste; l’articolo 3, c.3 della legge 654/1975 intitolata “Ratifica ed esecuzione della Convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale”; la legge 205/1993 di conversione del D.L. 122/1993 (c.d. Legge Mancino)
RITENUTO che le istituzioni democratiche debbano, ancor più di prima, farsi promotrici di iniziative pubbliche riguardanti la Costituzione, la memoria storica, l’educazione alla pace, la cultura dei diritti, coinvolgendo l’intero tessuto sociale, associativo, civico e politico della città;
CONSIDERATO che il Comune di Gorizia è stato decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare, conferita in data 14 maggio 1948, e che la motivazione riporta come la Città «dava, anche nelle recenti fortunose vicende, col sangue dei suoi figli, la prova del suo indistruttibile patriottismo, segnando di luce gloriosa l’epopea partigiana»;
IMPEGNANO
il Sindaco e la Giunta per quanto attiene alle loro competenze a non concedere spazi o suolo pubblici, sale e/o edifici di proprietà comunale a movimenti e associazioni il cui statuto o atto costitutivo preveda finalità che non garantiscano di rispettare i valori democratici e antifascisti inequivocabilmente sanciti dalla Costituzione;
IMPEGNANO INOLTRE
il Sindaco e la Giunta a promuovere iniziative culturali affinché sia mantenuta e tramandata la memoria storica e sia posto all’attenzione, in specie delle giovani generazioni, l’affacciarsi dei vecchi e nuovi fascismi, che mettono in discussione i principi democratici e di pacifica convivenza;
INVITANO
il Sindaco e la giunta a adeguare i Regolamenti comunali disponendo che, contestualmente al ritiro dell’atto concessorio con il quale il richiedente (movimento, associazione o altro ente giuridico) viene autorizzato ad utilizzare spazi o suolo pubblici, sale e/o edifici di proprietà comunale, il rappresentante dello stesso richiedente dichiari che il soggetto richiedente:
- si riconosce nei valori costituzionali della Resistenza e ripudia il fascismo e il nazismo;
- non ha manifestato né professa ideologie razziste, xenofobe, antisemite, od antidemocratiche;
- non commercializza e/o pubblicizza, in qualsiasi forma, prodotti od articoli che riproducano persone, immagini, simboli o slogan riferiti alla ideologia fascista o nazista, ovvero delle ideologie razziste, xenofobe o antisemite.
Marco ROSSI
Andrea PICCO
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