L’ultimo episodio, in ordine di tempo, di emissioni in atmosfera di polveri provenienti da una ditta che tratta rifiuti pericolosi e non pericolosi a Piedimonte in via Del Cotonificio, è accaduto mercoledì 24 gennaio. Le foto postate su Facebook, sul gruppo “I love Gorizia” mostrano polveri brillanti, addirittura filamenti, ben visibili soprattutto sulle carrozzerie delle auto. Come Forum abbiamo incontrato alcuni residenti di Piedimonte che ci hanno raccontato una storia che va avanti almeno dal 2015 e di varie proteste e richieste di intervento a vari enti come l’Azienda Sanitaria e il comune (polizia locale). Ma la situazione non è stata mai risolta.
Come Forum Gorizia chiederò al Sindaco, quale responsabile della salute collettiva della comunità goriziana, con un’interrogazione in Consiglio comunale, nella seduta di lunedì 5 febbraio, di fare luce su tutta la vicenda e sotto tutti i profili. Ricordo che trasparenza e informazione, in materia ambientale, sono oggi dei cardini della normativa europea e nazionale sulla base della priorità della tutela dell’ambiente e della salute.
Queste le domande che porrò nell’interrogazione:
1. E’ vero che l’allarme è stato lanciato tramite il numero unico di soccorso mercoledì 24 gennaio di mattina? Considerato che il Comune era al corrente, in particolare l’assessore all’ambiente ha postato un intervento sul fb alle ore 15.16 (“Francesco Del Sordi Non sapevo del problema. Ho subito chiesto approfondimento. In zona c’è un impianto regolarmente autorizzato dalla fu provincia. Grazie per la segnalazione”) quale è stato e in che cosa ha consistito l’intervento del Comune a protezione della salute pubblica? Sono state allertate subito ARPA, ASS, VVFF, POLIZIA LOCALE? A che ora e con quale esito? È scattato il piano (se c’è per questi gravissimi e pericolosissimi casi) della protezione civile? Il sindaco ha avvisato la popolazione? Il sindaco ha emanato un’ordinanza contingibile e urgente? Sono state subito identificate le cause delle emissioni e fermate?
2. Da quanti anni va avanti questa situazione? Cosa hanno respirato mercoledì 24 gennaio e negli altri episodi precedenti i cittadini di Piedimonte e di Gorizia? Quale sostanze vanno ricercate tramite analisi del sangue delle persone e rilievi sul suolo relativi, almeno, alla zona di Piedimonte? Su questo punto è necessaria, a tutela della salute pubblica, la massima trasparenza. Il comune, ARPA e ASS (che si spera abbiano analizzato le polveri in passato e mercoledì 24 gennaio) devono fornire alla popolazione tutti i dati relativi alla composizione chimica del particolato diffuso in atmosfera.
3. Infine, quali sono i provvedimenti presi dalle autorità competenti affinché non si verifichino più questi eventi nemmeno in modo “accidentale ed estemporaneo”? È compatibile il “recupero” dei rifiuti pericolosi dentro al centro abitato e a pochi metri da altre attività e abitazioni anche in considerazione dell’ultimo Piano rifiuti regionali del 2016? E con quali regole di gestione e prescrizioni? Sono rispettate queste regole come indicate nell’autorizzazione e nel Piano di gestione? Se si, come mai ci sono stati episodi di dispersione di polveri in atmosfera? I rifiuti sono stoccati senza provocare emissioni pulverolente e sono macinati in contesti chiusi e protetti da idonei dispositivi? Andrea Picco per Forum Gorizia
La risposta data dall’assessore competente è allarmante. La ditta incaricata dello smaltimento che opera con tutte le certificazioni, non sapeva di che cosa fossero costituiti i pannelli radianti mandati in demolizione.
Come affermato dall’assessore, non si sa se nel materiale in questione fossero presenti fibre di roccia, fibre vegetali , lana di vetro . Possiamo invece ritenere che sia molto probabile vista la vetustà dei materiali , anche la presenza di amianto.
Come é possibile che con tutte le norme e sanzioni previste in materia non ci siano le opportune analisi dei materiali mandati allo smaltimento?
L.C.