Si sa che le amministrazioni di centro destra prediligono la cura dei “salotti urbani”, ovvero le vie del centro, di cui trascurano però il loro ripopolamento, piuttosto che quella delle altre vie di cui spesso si dimenticano, addirittura, di assicurarne le infrastrutture indispensabili per la sicurezza e la serenità delle persone che vi abitano o che si trovano a passarci.
È questo, senza dubbio, il caso della via Terza Armata, in particolare del tratto di essa che dall’intersezione con la via Vittorio Veneto porta ai due residence “Pleiadi” e “Orione”, un quartiere residenziale che conta circa un centinaio di nuclei famigliari, di fatto “prigioniero” di questa trafficata arteria cittadina sprovvista di adeguati marciapiedi e idonee corsie ciclabili.
La vicenda iniziata con la costruzione di questo nucleo residenziale diversi anni fa, dopo due mandati “improduttivi” della giunta Romoli, ora giace probabilmente nel cassetto di qualche ufficio comunale non risultando, almeno per quanto di conoscenza di chi scrive, che, ad oggi, si sia almeno iniziato uno studio per capire come intervenire. È questo uno dei tanti casi a Gorizia che ci fa capire quanto sia urgente e necessaria la revisione del piano del traffico, attesa da più di dieci anni.
Cosa manca? Mancano i marciapiedi o, comunque, dei passaggi pedonali o percorsi protetti. Mancano le piste ciclabili. Manca in generale un adeguamento della viabilità della zona, considerato il notevole flusso di veicoli che, a tutte le ore, percorrono questa strada di collegamento tra il raccordo autostradale Gorizia-Villesse, i quartieri di Sant’Anna – San Rocco, il centro città e la Slovenia.
Il disagio è particolarmente avvertito dagli abitanti dei residence menzionati, le cui abitazioni sono collegate con la via Terza Armata da un’unica stradina privata. Residenti che lamentano l’eccessiva pericolosità del tratto stradale che porta fino all’incrocio con via Vittorio Veneto, percorso che se messo in sicurezza permetterebbe loro di raggiungere a piedi in pochi minuti i negozi più vicini o il centro città.
Nel tratto interessato, infatti, i pedoni sono costretti a camminare lungo il bordo della carreggiata, senza protezione, spesso ostacolati dalla vegetazione, sfiorati dalle auto che sopraggiungono anche a velocità sostenute, mettendo così a grave rischio la propria incolumità fisica oltre che vivere un comprensibile disagio personale.
Difficilissimo uscire con una carrozzina, andare a passeggio con la propria famiglia, con i bambini, camminare tenendo al guinzaglio un cane: non è solamente una questione di sicurezza (che rimane comunque la priorità), è l’idea di città che non funziona, l’idea di un agglomerato urbano sorto senza le adeguate infrastrutture necessarie alla vita normale delle persone e alle loro relazioni, ostaggio del traffico veicolare.
Le soluzioni del problema che affligge i residenti di questa zona della via Terza Armata sono legate alle dimensioni della strada, attualmente troppo stretta per inserire passaggi pedonali protetti e piste ciclabili. Tra le soluzioni possibili, la modifica della viabilità introducendo un senso unico oppure allargare la sede stradale operando degli espropri per pubblica necessità, qualora non si possa intervenire altrimenti.
Il Forum Gorizia ritiene che questa situazione di pericolo e disagio vada risolta in modo adeguato e con una tempistica ragionevole. L’amministrazione deve avviare al più presto uno studio partecipato dai cittadini e da tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio comunale per trovare una soluzione condivisa e offrire così un contesto urbano dignitoso e sicuro alle persone che vivono negli appartamenti dei due residence menzionati.
Questo verrà chiesto in uno dei prossimi consigli comunali anche, se sarà necessario, con una mozione che impegni l’amministrazione ad avviare l’iter di studio e valutazione delle varie possibili soluzioni per poi arrivare, in tempi brevi, ad un progetto da inserire nel Piano triennale dei lavori pubblici. SC
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