Quando si tratta di accoglienza/immigrazione si naviga a vista. Da sempre. Non c’è programmazione di alcun tipo e le decisioni vengono prese sulla base di motivi non sempre comprensibili alla cittadinanza.
Un esempio concreto risale a ieri: è vero che il Prefetto di Gorizia ha dato l’autorizzazione a tenere aperto il tendone? In caso affermativo, perché si è scelto di smantellarlo?
Ieri mattina gli ospiti del tendone del Contavalle, alcuni malati e con febbre piuttosto alta, sono stati indirizzati ad altre strutture, tutte in capo alla Chiesa, nessuna all’amministrazione Comunale.
Chi scrive non ha la certezza dell’esistenza di questa autorizzazione, di qui l’esigenza di avere una risposta chiara. Un dato certo, tuttavia, c’è: a causa delle rigide temperature, diversi migranti sono ammalati. Lo stare fuori tutto il santo giorno, in pieno Burian, non aiuta.
Queste PERSONE, considerato il loro precario stato di salute, sono ospitati da alcuni volontari.
Al netto di qualsiasi discorso di pietas (il buonismo o il cattivismo, arrivati a questo punto, dovrebbero essere categorie superate), ci rendiamo conto che queste persone, se i volontari non esistessero, ricadrebbero sul Sistema Sanitario Nazionale, nonché sul nostro Pronto Soccorso già sufficientemente provato?
Che senso ha, inoltre, che vadano a farsi visitare alla Croce Rossa se poi sono costrette a trascorrere tutto il giorno all’aperto con temperature sotto lo zero?
La Chiesa di fatto oggi è l’unica Istituzione a farsi carico dell’accoglienza. La Croce Rossa c’è con gli ambulatori aperti due volte alla settimana. Il nuovo Prefetto in poco tempo ha dimostrato anche con i fatti di essere molto sensibile al problema, i volontari ci sono da sempre. Un unico grande assente: il Comune di Gorizia.
Continuare a sbraitare e ad affermare che queste persone non dovrebbero essere qui, che sono Dublinati e che dovrebbero starsene in altri Paesi Europei (in primis, magari, a casa loro) non risolve il problema.
Lo sappiamo tutti che la (non) gestione dell’immigrazione fa acqua da tutte le parti, ma c’è un dato di fatto: queste persone ora sono qui e non è accettabile o sensato, né dal punto di vista umano, ma nemmeno da quello della buona amministrazione, farli dormire al freddo e farli ammalare. ElSa
Sacrosanto.