Come nel celebre film ciò che viviamo è un misto di allucinazione e realtà altrettanto spaventosa. La nostra regione si conferma laboratorio di quanto succede o succederà nel resto del paese. La destra che ha vinto le elezioni, invece di capitalizzare il risultato, offre agli elettori uno spettacolo indecoroso che non fa neppure più sorridere.
Nel tentativo di trovare un candidato presidente di regione, Berlusconi, ormai completamente fuori dalla realtà, fa il casting dei possibili candidati chiamando Ziberna, Romoli e De Anna. Poi li congeda con un nulla di fatto, regalando al primo un gran numero di cravatte di pregio. Addio bei tempi in cui a fare i casting c’erano la Carfagna e la Minetti! Infine scelgono (pare) come candidato Renzo Tondo di Autonomia Responsabile che nelle scorse elezioni aveva perso con Debora Serracchiani, calando nei consensi.
A sinistra Sergio Bolzonello fa photoshop sui manifesti elettorali e toglie il simbolo del PD, criticando alcune riforme, quella delle UTI e la riforma sanitaria, (non so se mi spiego), come se non fosse stato assessore fin l’altro giorno. Intanto i critici del PD – MDP – usciti neppure da un mesetto dal partito per creare LeU, lasciano i compagni e rientrano a supporto dello stesso Bolzonello che avevano aspramente criticato e da cui si erano staccati.
A questo punto la sinistra radicale, non potendo neppure raccogliere le firme, si dà appuntamento al primo maggio. Ma dall’incubo non si esce, perché anche nei 5 stelle c’è del malumore per la scelta del candidato presidente, scelto dall’alto, e per alcuni dei candidati consiglieri.
Insomma sembra che per la politica non ci sia più davvero speranza, né a destra né a sinistra, né con né senza ideologie. Ma questa situazione ormai non è più sopportabile perchè i danni possono essere irreversibili per i poveracci costretti a vedere passivamente lo spettacolo della fine del proprio territorio. adg
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