La morte di Sonia è stata per noi una perdita terribile. Ci manca la sua competenza nel risolvere i problemi legati ai conti pubblici, agli appalti, ai bilanci delle amministrazioni, i suoi discorsi sulla giustizia e i suoi mali endemici, che né destra, ma neppure sinistra erano in grado di risolvere.
Non ce l’abbiamo fatta a farle sentire quanto le volevamo bene, non ce l’abbiamo fatta ad essere una “famiglia sostitutiva” e questo ci addolora moltissimo.
Negli anni ’70 la politica era molto diversa da oggi: era qualcosa di esistenziale, complessivo, dove ogni aspetto della vita umana era “politico” e dunque si poteva parlare della famiglia, dei rapporti, della sessualità, costruendo con gli altri il proprio mondo.
Oggi la politica è ridotta ad amministrazione e alleanze, la dimensione umana non conta, tranne quella estetica per fare i casting dei candidati.
Noi del Forum non vogliamo che tutto si riduca a strategia elettorale. Gorizia sarà migliore se lo stile, i valori, le priorità di chi amministra saranno diversi dal narcisismo, dal pressapochismo, dall’arroganza, dal tornaconto.
Noi vogliamo costruirci così, vogliamo essere persone in grado di comprendere, sapere, conoscere senza perdere l’umanità e l’umiltà che Sonia ci ha insegnato, combattendo senza remore, ma con il dolce sorriso che lei che aveva sempre sul viso.
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