Nel numero 91 della rivista Isonzo Soca del 2011, lo storico Lucio Fabi con l’amico fotografo e disegnatore Alfio Scarpa scrissero e illustrarono un articolo sulla galleria Bombi. Era da tempo che la rivista ragionava sul Museo diffuso del Novecento, sulla valorizzazione storico turistica della città, sui luoghi da far vedere a visitatori e scolaresche. Fabi sosteneva che con qualche fondo europeo (che non sappiamo se il comune chieda) e un po’ di fantasia si sarebbe potuto rimettere in sesto il tunnel, facendolo diventare la “Galleria del tempo” dove “far rivivere la storia della città con video, installazioni, pareti tattili, scritte, visioni, suggestioni”.
Fabi non era un sognatore ma adattava a Gorizia ciò che aveva visto fare a Trento, dove da tempo due gallerie in disuso erano state trasformate in 600 metri di sale espositive. A Trento erano andati a vedere l’opera anche Andrea Bellavite e Paolo Sergas per studiarne la fattibilità. Mi pare evidente che nel quadro di una collaborazione con Nova Gorica pensare ad una galleria che metta in mostra i punti salienti della storia delle due città sia non solo una buona idea, ma un’idea che avrebbe senz’altro l’appoggio dell’Europa e costituirebbe un polo di attrazione; viceversa un lungo buco attraversato da macchine non pare altrettanto attrattivo.
A chi dice le frasi cancerogene “che proposte avete?” “sediamoci attorno ad un tavolo” è dimostrabile facilmente che di idee forze politiche, movimenti, riviste ne hanno proposte tantissime, e tutte fattibili, razionali, lungimiranti e intelligenti.
Purtroppo noi abbiamo il pane, sono i denti che ancora ci mancano. adg
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