Ecco cosa molti consiglieri hanno pensato prima di dare il voto contrario al contributo chiesto da Zanella per promuovere la parità di genere nella società.
“Il posto che la donna deve avere nella società? Il nostro Mussolini – che il Signore l’abbia in gloria – ci ha pensato per tempo. Il duce, per affrontare la crisi del ’29 evitando che le masse si precipitassero in città per trovare maggiore ricchezza, diede impulso alla ruralizzazione, un tentativo di legare le persone al lavoro dei campi.
L’esaltazione del lavoro agricolo ha portato con sé anche la celebrazione della massaia rurale, ottima moglie dai fianchi larghi, generosa fattrice di figli, robusta tanto da poter affrontare le fatiche della campagna, della casa e della numerosa famiglia, religiosa senza essere bigotta, perchè marito e figli, e non Dio, dovevano essere al primo posto. Fisicamente? Mussolini – e se lo diceva lui che se ne intendeva di femmine – consigliava che la donna si tenesse anche un po’ di peli, soprattutto sul labbro superiore. Erano per lui indice di solidità e concretezza femminile. Per l’amore passionale l’uomo aveva l’amante, glabra, bionda, senza peli e disponibile che poteva anche fumare lunghe sigarette con il malizioso bocchino. Quanto comodo e facile era allora per noi il mondo! Buoni da una parte, cattivi dall’altra, bianchi e neri, cristiani e ebrei, razze superiori e razze inferiori, ordine, gerarchia, ruoli definiti. Un poveruomo allora se ne stava tranquillo e sceglieva secondo le esigenze del momento: da giovane, donne avvenenti o il postribolo, da adulto, donne prolifiche dedite al lavoro domestico, sempre rimanendo comunque il postribolo e tante amanti . Tempi d’oro quelli! Invece ora il pensiero pluto massonico ebraico espresso dal turbocapitalismo senza regole e l’osceno ’68 hanno concesso alla donna di fare altro, confondendo i ruoli, e si vedono in giro maschi che vogliono andare con maschi, finti maschi che sono femmine, femmine che vogliono guidare l’aeroplano, insomma una confusione, un bailamme fatto dalla sinistra che non può essere proposto ai giovani. Niente appoggio alla consigliera Zanella, non un soldo per l’orrenda teoria del gender! E poi comunque se uno crede al karma sa benissimo che se oggi un uomo uccide una donna, magari nell’altra vita ne pagherà il fio: potrebbe incarnarsi in Lucrezia Borgia o nella Saponificatrice che bolliva i bambini, ecco che ci sarebbe la giusta punizione per i femminicidi, ma appunto poiché il karma farà giustizia, perchè farlo noi? Niente soldi alla Zanella, voto contro! adg
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