Progettare percorsi ciclabili sicuri, ovvero non promiscui e separati con un manufatto dal traffico a motore e attraenti con materiali, colori, indicazioni, verde pubblico, idonei posteggi per bici e di riparo in caso di pioggia e punti attrezzati per eventuali riparazioni.
Progettare una rete di percorsi ciclopedonali cittadina che unisca i servizi (municipio, ospedale, uffici pubblici), il centro cittadino, i siti di interesse naturalistico e paesaggistico, gli impianti sportivi, le scuole e i comuni contermini.
Organizzare e promuovere un sistema integrato di mobilità mezzi pubblici – bicicletta/pedoni urbano ed extraurbano, nelle varie modalità possibili e relative infrastrutture (ricoveri adeguati per i velocipedi, bike sharing, ecc.).
Trasformare gli spazi urbani, invertendo l’attuale rapporto dimensionale veicoli a motore-bici: per esempio una carreggiata a due corsie, come il Corso Italia, può modificarsi facendola diventare una corsia per i veicoli a motore (senso unico) con parcheggio laterale e una corsia ciclabile.
Considerare le zone di Gorizia separate dal raccordo autostradale o dalla ferrovia e realizzare idonei collegamenti per permettere ai pedoni e ai ciclisti di circolare facilmente e in sicurezza da una parte all’altra.
Queste ed altre idee sono emerse nell’interessante e più che mai attuale convegno sul tema “piste ciclabili, percorsi pedonali e mobilità integrata a Gorizia 2020”, organizzato da due associazioni ambientaliste, Legambiente e FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) e tenutosi ieri, venerdì 13 aprile, a Gorizia nella sala dell’APT.
Il workshop introdotto da Nevio Costanzo, componente del Forum Gorizia nonché membro della FIAB e Legambiente, e al quale hanno partecipato come relatori l’architetto Marilena Motta (rappresentante FIAB Udine), Roberto Bassanese (direttore APT Gorizia), Ing. Marco Chiozza e l’architetto Fabia Cabrini, ha cercato di portare all’attenzione dei partecipanti, come presupposto di un necessario cambio di rotta da parte dell’amministrazione cittadina, i vantaggi personali e collettivi dell’uso della bicicletta rispetto all’uso dei veicoli a motore.
Mobilità e politica: passano gli anni e sulla questione cruciale della mobilità sostenibile e sicura le amministrazioni che si sono succedute a Gorizia non hanno pianificato nulla, lasciando inascoltate le istanze di cittadini, associazioni e categorie professionali.
I motivi per i quali un’amministrazione comunale deve, oggi più che mai, porre al centro dei futuri piani, programmi o progetti per la città, la realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili adeguati, sono facilmente individuabili e comprensibili: salute, riduzione dell’inquinamento atmosferico ed acustico, comodità, sicurezza, piacere, svago, risparmio personale e collettivo, maggiore interazione tra le persone (relazioni) e tra le persone e la città.
Purtroppo i segnali che vengono dall’amministrazione precedente e da quella attuale non sono molto incoraggianti. Nelle direttive per la variante 41, approvate nel novembre 2016, emerge un’idea di città ispirata al modello “centro commerciale”, dove lo spazio urbano è visto come un luogo dove i “consumatori” si spostano in macchina per raggiugere gli esercizi commerciali e dove il rapporto auto-velocipedi è ancora pesantemente sbilanciato a favore delle prime. Del resto in questa direzione sembra andare anche l’attuale riapertura al traffico veicolare, seppure ancora parzialmente, della galleria Bombi.
Proprio perché è indispensabile per le sorti di Gorizia iniziare un periodo di confronto e di interazione tra cittadini e amministrazione comunale, in vista della sempre più necessaria revisione del piano del traffico e della annunciata modifica al PRGC, dispiace che l’assessore Bellan, delega ai lavori pubblici e rappresentante dell’amministrazione presente durante l’esposizione dei relatori, abbia lasciato il convegno proprio nel momento riservato alle domande del pubblico, perché, come altre persone presenti in sala credo, avrei voluto semplicemente chiederle un parere sulle idee proposte e se queste rientravano nei piani dell’amministrazione di centro destra che rappresentava. Confido in altre occasioni.
Intanto, dopo questo convegno, il prossimo appuntamento per cambiare la città e renderla più vivibile e attraente è per sabato 21 aprile 2018 con la manifestazione “BICI-INFESTAZIONE”: ritrovo alle 15.30 al centro di Nova Gorica (Bevkov 1) per poi raggiungere, attraverso il valico pedonale del Rafut e galleria Bombi, la piazza Vittoria. Naturalmente tutti in bicicletta! S.C.
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