La sanità è un tema che riguarda tutti noi, che facciamo quotidianamente i conti con i servizi e i disservizi di ciò che il pubblico offre, ed è perciò interesse di tutti conoscere quali sono le attività programmate dall’azienda sanitaria, quali sono le linee d’indirizzo seguite, quali sono le risorse finanziarie messe in campo e come vengono spese.
Le risposte a queste domande sono contenute nel PAL, acronimo per Piano Attuativo Locale. Esso viene redatto annualmente dall’azienda per l’assistenza sanitaria sulla base delle linee di gestione definite dalla regione, e sulla base dei bisogni sanitari e socio-sanitari della comunità territoriale di competenza.
Lo strumento che dà voce alle richieste della comunità territoriale è la Conferenza dei Sindaci, che, come si legge sul sito dell’azienda sanitaria, ” formula le linee d’indirizzo socio-sanitario, (…) le osservazioni ed il parere obbligatorio sulla proposta di Piano aziendale; esamina il bilancio pluriennale di previsione e il bilancio di esercizio; verifica l’andamento generale dell’attività dell’Azienda (…) e trasmette le proprie valutazioni e proposte alla stessa Azienda”.
Ma se il PAL non viene discusso all’interno dei consigli comunali, il percorso appare assai poco partecipativo e democratico.
É quanto si è verificato nelle ultime settimane. Attraverso le seguenti tappe:
2 febbraio: il DGR 185/2018 stabilisce come data di scadenza per l’approvazione del PAL il 31 marzo 2018. Nel frattempo l’azienda sanitaria discute del PAL con un gruppo ristretto di sindaci e la bozza rimane segreta ai sindaci che non ne fanno parte e ai consiglieri comunali.
12 marzo: il Forum, nella persona del consigliere Andrea Picco, presenta una mozione affinché la discussione del PAL venga estesa al consiglio comunale di Gorizia ai fini di una valutazione condivisa e partecipata, ma la mozione viene bocciata e l’argomento continua ad essere affare di pochi, in particolare dell’assessore Romano e del sindaco.
23 marzo: il direttore generale dell’azienda sanitaria trasmette la bozza del PAL ai sindaci della Conferenza, che hanno così cinque giorni di tempo per visionarla ed esprimere il proprio parere. Troppo pochi.
Il 28 marzo, infatti, la Conferenza dei sindaci si riunisce ma, per mancanza del tempo necessario, non giunge all’espressione di un parere e rinvia la discussione alla data del 9 aprile. Nel frattempo però, in ottemperanza al DGR di cui sopra, l’azienda sanitaria deve emanare il PAL con decreto, e infatti ciò avviene il 30 marzo, senza il parere della conferenza dei Sindaci, che, quando e se verrà dato, rappresenterà una ratifica di scelte già effettuate e non certo il frutto di un’elaborazione condivisa.
Pare che l’obiettivo di tutto il percorso sia, tenere i giochi lontani dall’osservazione e dall’esame dei cittadini. É per opporsi a tale modo di gestire la cosa pubblica che il Forum organizza un incontro aperto ai cittadini per la conoscenza dei contenuti del PAL, la sua valutazione e ll’elaborazione di un parere consapevole.
L’appuntamento è per il mercoledì 4 aprile alle ore 18.00 presso la sede di via Ascolio 10/a a Gorizia. Daniela Careddu
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