Una mamma che vedesse il figlio girare con cattive compagnie, gente condannata in via definitiva, legata ad ambienti della malavita, ossessionata dal sesso, che organizza feste con le “donnine” ammiccanti e pecorecce, sarebbe molto preoccupata per il figlio che rischia di perdersi.
I goriziani invece vedono l’ex cavaliere – condannato in via definitiva per frode fiscale, cacciato dal Senato, legato a Marcello Dell’Utri che teneva i collegamenti con le cosche mafiose, uomo del bunga bunga, che ha promesso posti di lavoro e ha distrutto l’Italia, giudicato un delinquente abituale – accanto ai due sindaci sul balcone del Municipio della nostra disgraziata città.
Berlusconi alza la mano in segno di saluto, Ziberna, più timido, poggia la manina aperta sul balcone, Romoli in mezzo guarda le masse e promette “in un modo o in un altro tornerò”. Accanto sventola la bandiera italiana, come ha notato Andrea Picco.
Ma non vi viene pena per la comune città in cui viviamo che sta andando in malora mentre questo trio è concentrato sulla gestione del potere da cui non riesce a staccarsi come la cozza sullo scoglio? Non si stringe il cuore quando si vede il palazzo del Comune di tutti noi occupato dal pregiudicato e dai suoi sodali?
Ma io dico: chi eravamo nella passata vita per meritare tutto questo e per non averlo ancora espiato? Lex Luthor, Joker, Nonna gangster? In ogni caso adesso basta. Cerchiamo di uscire dal basso Medioevo, concediamoci un po’ di modernità, di pulizia e di trasparenza, una nuova classe dirigente che non veda Gorizia come un osso da spolpare per la sua smania di potere. adg
Amareggiata….condivido pienamente