Ducento anni fa nasceva Carlo Marx, festeggiato in particolare a Treviri, sua città natale, ma anche nel resto del mondo. Un pensatore da cui non si può prescindere se si vuole capire come funziona il capitalismo e come questo sistema produttivo (non immortale e modificabile come tutte le costruzioni umane) influenzi la cultura, l’arte, i rapporti personali, l’essenza stessa dell’uomo, la sua antropologia.
Marx non ha mai fornito visioni complessive della società, ma strumenti di analisi per comprendere come mai esistono i ricchi e i poveri, su cosa si fonda la ricchezza, cosa è la lotta di classe, come si determina il valore di una merce. E’ evidente che senza conoscere le regole all’interno del sistema in cui si opera è molto difficile provare a cambiarlo: quando al termine “capitalismo” si è sostituito la parola “liberismo” era giunto il tempo di comprendere che l’analisi, ancora insuperata di Marx, era stata messa in soffitta anche da una parte della sinistra e si era accettato che i “tempi erano completamente cambiati e che la situazione era complessa”.
Tanto valeva quindi concentrarsi su temi che non incidevano minimamente sulle contraddizioni di un sistema che si era accettato come fine della storia umana. Ma l’analisi di Marx è invece del tutto utile ancora oggi per comprendere i meccanismi di sfruttamento e di “accumulazione del capitale”, la globalizzazione, la finanziarizzazione dell’economia, l’imperialismo.
I rider di Foodora, i facchini di Ikea e di Amazon, i braccianti stranieri del pomodoro lo hanno intuito e non a caso nelle grandi città erano presenti al Primo Maggio, hanno parlato sul palco, hanno fatto assemblee molto partecipate. Le opere di Marx, ristampate per l’occasione, stanno avendo una grande diffusione e l’interesse per la sua opera sta rinascendo. Anche da noi sarebbe utile riprendere una discussione seria, che tralasci elezioni, alleanze, maggioranze di governo e si concentri sulla radicalità del pensiero di Marx, sulla sua attualità e sulle conseguenze politiche che ne dovrebbero derivare. adg
Karl Marx by Robert Diedrichs, 1970.
Courtesy WikiCommons
https://commons.wikimedia.org/wiki/Robert_Diedrichs#/media/File:Karl_Marx_Holzschnitt.JPG
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