Giornata d’interrogazioni, ieri in consiglio comunale. E la giunta, ça va sans dire, palesa il solito imbarazzante pressapochismo.
Partiamo con i lavori di corso Italia: a precisa richiesta del consigliere Gabrielcig se vi sia una delibera, un atto, un foglietto un post it, insomma qualcosa di scritto a firma della giunta che autorizzi gli esercenti del tratto incriminato a mettere i tavolini in mezzo al cantiere, inizia un “è meglio che risponda lei, dirigente… no no assessore, forse può essere più chiaro lei…..ma in realtà riguarda più lei, caro assessore al commercio… sì ma no, nel senso che stiamo vedendo… c’è un problema di metrature…” insomma gli esercenti di corso Italia non hanno uno straccio di autorizzazione.
Il consigliere Roldo, tanto per non dire che è sempre l’opposizione, chiede lumi su una strada in località Gradisciuta che presenta da anni problemi. Anche lì: “non mi è arrivata nessuna segnalazione… neanche a me”, al che Roldo tira fuori una lettera protocollata del settembre scorso e, udite udite, un’altra lettera addirittura risalente al 2010, la prima indirizzata all’ignara assessora e la seconda allo smemorato assessore.
Sui 40anni della legge 180 (Consigliera Fasiolo e il sottoscritto) il Sindaco glissa, rispondendo che siccome gli era arrivata voce che si farà un museo su Basaglia ma non capiva chi lo volesse fare, ha chiesto prima all’azienda sanitaria e poi all’assessore Torrenti: nessuno sapeva niente. Allora lo farà lui, staremo a vedere. Intanto, i 40 anni della legge 180 vengono celebrati in tutta Italia, fuorchè a Gorizia, impegnata a celebrare i longobardi (?) .
La consigliera Tucci cerca invano di farsi spiegare dall’assessore all’istruzione cosa sia una serra idroponica: accontentiamoci di sapere che è una serra, sull’idroponica siamo ancora lontani.
Berlusconi è “un privato cittadino che chiede di vedere l’ufficio del sindaco e poi mi dice Rudy, posso affacciarmi al balcone”, per ammirare la grande vagina spartitraffico, suppongo, o le patate della vicina friggitoria. Comunque, sappiate che basta chiedere.
Potrei andare avanti per ore. Il registro sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento? Stiamo vedendo, ma è complicato. Gaggioli sul famigerato contratto per i lavori di corso Italia: rescissione, risoluzione o recesso? Rescissione. Non si può, dice Gaggioli. Allora boh.. Se ne va anche l’interprete, a un certo punto, forse schifato dal fatto che Cosma esca dall’aula ogni volta che i consiglieri della minoranza parlano in sloveno.
Passiamo oltre, ma la sufficienza è lontana. E il voto precipita sulla delibera sul cimitero: ritirata perché incomprensibile. In com pren si bi le. Oggi, si parte col botto: gettone di presenza per le commissioni. L’imbarazzo continua. Andrea Picco
Rispondi