Ma davvero due leader politici che aspirano a fare i ministri in due importanti dicasteri non conoscevano la storia politica di Sergio Mattarella e non potevano prevedere che su trattati economici e euro avrebbero incontrato degli ostacoli? E non sapevano che da almeno cinque giorni si discuteva con preoccupazione sul nome di Paolo Savona?
A un passo dal varare il “governo del cambiamento” con il quale avrebbero realizzato indisturbati i loro provvedimenti fanno lo strappo perchè non viene accettato il loro ministro dell’economia, mentre avrebbero potuto proporne un altro che andasse, se lo riteneva opportuno, ogni pomeriggio a casa di Savona per gli opportuni suggerimenti? Oppure pensavano di poter ottenere una vittoria schiacciante su tutti fronti, con un Mattarella totalmente piegato al loro volere?
Per lo meno peccano di grande ingenuità se pensano che i “poteri forti” si lascino mettere da parte così facilmente. Errori di valutazione politica molto gravi da chi vuole sfidare i banchieri europei.
Nè convince per nulla l’affermazione che il presidente della Repubblica ha tradito la volontà popolare. Sapeva il popolo che votando Lega questa avrebbe fatto un accordo con gli odiati grillini? E sapevano i grillini che sarebbero andati al governo con l’antipatico Salvini? E non sono certo i pochi click o i pochi gazebo a determinare il volere di una nazione.
Per non parlare poi del popolo che vorrebbe a tutti i costi Savona ministro, quando la larga parte degli Italiani ne ha sentito parlare per la prima volta nelle ultime 48 ore. Perchè invece non pensare che gli ordini non vengano tanto o solo dall’alto ma piuttosto dal backstage della trattativa, cioè da Silvio Berlusconi che condiziona fortissimamente a livello economico il destino della Lega e che con i 5 stelle non vuole avere niente a che fare? adg
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