Se chiedessimo con un referendum consultivo comunale ai cittadini di Gorizia se sono d’accordo con il divieto di installazione di macchinette mangiasoldi, cosa risponderebbero?
I precedenti esistono: il Comune di Anacapri è di fatto il primo comune italiano senza slot machine grazie alla risolutezza del suo primo cittadino.
La ludopatia è un fatto grave, alimentato da depressione, crisi economica e solitudine, e riguarda la salute pubblica, in quanto si ripercuote sulla sfera comunitaria e sociale. Viviamo in una città collocata sul confine con uno Stato in cui il gioco d’azzardo è legale e le sale da gioco sono presenti in grandi quantità.
A maggior ragione il comune di Gorizia dovrebbe seguire il buon esempio di Anacapri e interpretare e di conseguenza far applicare le diposizioni regionali in modo rigoroso.
La normativa regionale parla, infatti, di luoghi sensibili da cui le slot devono stare alla larga… Ma cosa sono esattamente i luoghi sensibili? Solo le scuole? No, in verità possono esserlo anche associazioni, impianti sportivi e gli stessi bancomat. Allargando il concetto di “sensibilità” non sarebbe possibile installare le slot machine da nessuna parte.
Sappiamo tutti che il settore del commercio non passa un periodo roseo, e questo fa sì che sia difficile adottare scelte etiche. Il Comune, allora, potrebbe essere il promotore di azioni che favoriscano l’adozione, anche da parte degli esercenti, di scelte alternative di reddito che siano a favore della salute dei cittadini, oppure di azioni volte al alleggerire il carico fiscale di quegli esercizi che si impegnano a non installare al proprio interno le macchinette mangiasoldi.
Volere e potere e noi del Forum vorremmo poter vivere in un Comune slot-free. ElSa.
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