Mai telenovela ha appassionato gli italiani come quella che si sta svolgendo quotidianamente sugli schermi televisivi.
Don Mateo e don Louis do Parlamento sfidano a morte don Sérgio do Quirinal per la conquista del potere. I due caballeros prima scrivono un programma de gobierno, una bozza tanto segreta che due ore dopo compare sulla stampa provocando fibrillazioni nei mercados.
Dopo aver presentato il programma de “gobierno do cambiamento” che è importante – come dicono i due – non per i nomi, ma per i contenuti, perché don Mateo e don Louis no se preòcupa nè de sedie né de sillon (poltrone), propongono a don Sérgio il nome de don Pablo de Savona, ben sapendo che il presidente non accetterà.
I due iniziano un braccio di ferro e poi lasciano la partita ad un passo dal finale, al grido “O Pablo o muerte!”. Il giovane e impulsivo don Louis non si trattiene e lancia all’anziano don Sèrgio la promessa di vendetta: un’accusa de alto traimento e attentato alla Costitucion.
Come se difenderà don Sèrgio? Il ritmo è incalzante. Don Louis, poche ore dopo, lancia un nuovo segnal: all’odiato don Sèrgio chiede se può tornare indietro, proporre di nuovo il gobierno de prima, senza il pericoloso don Pablo, anche se lui era l’architrave di tutto e non si capisce allora come la baracca starà in piedi.
Cosa farà lo stremato don Sèrgio? Fidarsi o no dell’impulsivo Louis e dell’astuto Mateo e de don Silvio che agisce nelle tenebre o ire todos a ese pais? Alla prossima puntata: gli italiani si sono riappassionati alla politica: bastava rivestirla un po’ de narracion de sentimiento. adg
Espectaculo muy triste!