Mentre Paolo Savona, con un curriculum da uomo di potere nei CDA delle istituzioni forti, proposto dalla Lega che ha governato con Berlusconi per anni, diventa per alcuni il vendicatore dei popoli oppressi che ridarà dignità alla nazione succube, Fedriga comincia a muovere i primi passi da presidente della regione. Quali sono i suoi primi provvedimenti? Primo: abolire l’accoglienza diffusa, secondo: togliere la regione dalle rete delle amministrazioni contro l’omofobia e eliminare la delega e probabilmente la commissione pari opportunità, che ha portato per anni avanti la promozione della cultura e la riflessione sulla condizione femminile con serietà e impegno.
La motivazione dell’assessore è che non c’è bisogno di organismi che si occupino di questi problemi, perchè le famiglie sono in grado di educare al meglio al rispetto dei diversi. Molto bene, ma allora non rompano le scatole mai più agli insegnanti quando a scuola il disagio, il bullismo, il razzismo si radicano e danno vita a comportamenti di cui poi tutti si lagnano. Può pensarci la famiglia, naturalmente quella superstite, visto che ogni giorno qualche donna viene uccisa dal marito e dal compagno italiano.
Invece di pensare ad un serio lavoro di critica degli stereotipi sulla mascolinità, si lascia campo libero a chi ultimamente parla dell’aborto come prima causa di femminicidio. Il problema politico è però un altro e sono i segnali, il messaggio che si lancia. La comunicazione principale della Lega è mostrare i muscoli con i poveracci, colpire i migranti, le donne che alzano la testa, i gay che non si rassegnano a camminare rasente ai muri, i musulmani che vogliono pregare invece che lavorare, i poveri che si ostinano a dormire sui cartoni in centro città invece che nascondersi nei fossi.
Tutto l’armamentario delle discriminazioni viene esposto come mercanzia che copre il nulla. Gli elettori della Lega non vogliono uscire dall’euro, Paolo Savona non è Lenin, la Lega non farà gli interessi reali dei poveri se non altro perchè vuole la flat tax, che premia i ricchi e sulla quale Savona mi pare non abbia detto nulla. Quindi cari amici e compagni gli interessi dell’elettorato della Lega non sono quelli del popolo, anche se gli si vuol far credere – infinocchiandolo – che girare con la pistola in tasca lo renderà più maschio, più virile e più potente e che radere al suolo i campi rom è un gesto di giustizia proletaria. adg
La Lega fa la Lega…Riproporrei piuttosto, per la terza volta, questo interrogativo: perché, al recente ricevimento in Comune dei reduci della X Mas, fra i contrari in piazza non c’erano i 5 stelle? Alla luce dei fatti, temo sia una domanda retorica.
Bisogna scrivere sulla piattaforma russo